Una storia del protestantesimo è un capitolo del Novecento culturale italiano, scritto attraverso le vaste spiritualità che non poterono essere suscitate.
Revival (che significa risveglio nel senso dell'evangelico risveglio delle coscienze) uscì nel 1929: al chiudersi di quegli anni Venti italiani in cui esortazioni simili, da altre sponde culturali, s'erano ripetute. E Revival - una storia del protestantesimo in Italia, e del suo clima culturale, dal 1818 al 1929 - potrebbe anche tradursi «rivoluzione» (a riecheggiare la «rivoluzione liberale» di Gobetti, la Rivoluzione meridionale di Dorso): nulla di solo politico o economicistico, ma soprattutto una rinascita etico-civile degli italiani, una ricollocazione nella storia. L'aver mancato, l'Italia, momenti di revival, secondo il calvinista Gangale (uomo singolarmente senza chiese), è radice di ritardi e mali civili. Una storia del protestantesimo è, dunque, un capitolo del Novecento culturale italiano, scritto attraverso le vaste spiritualità che non poterono essere suscitate.
1 Gennaio 1991
La memoria n. 227
136 pagine
EAN 9788838906831
Giuseppe Gangale (1898-1978), dopo gli studi universitari a Firenze, agli inizi degli anni Venti, si converte al calvinismo e prende a collaborare, e poi dirige, «Conscientia», rivista a ispirazione protestante ma che, sotto il suo impulso, diventa autorevole cenacolo dell’opposizione intellettuale e laica al fascismo: vi collaborarono assiduamente Gobetti, Banfi, Tilgher, Momigliano, Limentani, Basso. Chiusa d’autorità «Conscientia», Gangale fonda la casa editrice Doxa destinata a ospitare scritti politici, spesso traduzioni, non ortodossi. Dal 1934 è in esilio in Svizzera, poi in Danimarca dove si dedica, da allora esclusivamente, a studi filologici e dialettologici, collaborando col grande linguista Hjelmslev. Oltre a Revival, tra le sue opere politiche sono Rivoluzione protestante e numerosi saggi e interventi su riviste degli anni Venti.
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