Negli anni del liberismo, l’autore esprime, in queste pagine di diario intorno alle manovre per la nomina ad un alto incarico di ricerca, dubbi e amarezze nei confronti della ricerca medica internazionale.
«Siamo entrati da tempo in un periodo caratterizzato dalla tendenza verso il prevalere assoluto di una Big Science sempre più centralizzata, sempre più al servizio di interessi accentrati nelle mani di chi tiene i cordoni della borsa. Gli orientamenti della ricerca dipendono pesantemente dai canali di finanziamento ed è chiaro che questi favoriscono i progetti che sono in sintonia con gli interessi di chi li finanzia», ha scritto, in un precedente libro (Il laboratorio), Renzo Tomatis, medico e scienziato di statura internazionale, impegnato nella ricerca sul cancro. Come funziona questa, un po' preoccupante, Big Science, è l'argomento di questo libro: ma come funziona quotidianamente, che cos'è veramente: come si trovano i soldi, come si fa carriera, come si selezionano le ricerche, come si raggiunge un risultato, come si rapportano tra loro gli scienziati, come con gli scienziati gli uomini e le istituzioni potenti, come gira la meccanica della burocrazia scientifica. E il racconto segue la traccia di un diario intorno alle manovre per la nomina ad un alto incarico di ricerca, negli anni del cosiddetto liberismo e dell'incompetente efficienza dei manager. La sensazione dominante, che Tomatis non nasconde, è quella di una sconfitta: il male del secolo, il cancro, è una presenza opprimente, fisicamente, ma anche spiritualmente, non dominato. Statistiche, raffronti, racconti di indifferenze e follie, esempi di negligenze e irresponsabilità, lasciano trapelare una colpa e una causa in un macchinario totale di cinismo, ma al fondo del groviglio che Tomatis chiama Big Science, vi è come un contesto di generale stanchezza, di sfiducia di una parte dell'umanità verso i fini dell'umanità. Di cui, il male del secolo sembra, letterariamente, presagio e bilancio.
1 Gennaio 1996
La nuova diagonale n. 18
204 pagine
EAN 9788838912764
Nato nel 1929 da padre piemontese e madre istriana, Renzo Tomatis ha vissuto a Trieste e a Torino, dove ha studiato e da dove è partito nel 1959 per gli Stati Uniti per dedicarsi alla ricerca sui tumori. Nel 1967 è rientrato in Europa, a Lione, per dirigere un laboratorio di ricerca al Centro Internazionale di Ricerca sul Cancro, del quale è stato poi direttore dal 1982 fino alla fine del 1993. È attualmente direttore scientifico di un istituto ospedaliero a Trieste. Ha pubblicato La ricerca illimitata (1971), Visto dall'interno (1976), Storia naturale del ricercatore (1982). Il laboratorio è stato pubblicato in prima edizione nel 1965, e da questa casa editrice nel 1993.
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