Un sorprendente racconto di spionaggio italiano, anzi vaticano.
Questo racconto piacque ad Arturo Carlo Jemolo: e se ne capisce la ragione non solo considerando il «sacerdos in aeternum» intorno a cui ruota (con minore solennità, cupezza e drammaticità che nel Potere e la gloria di Graham Greene, e anzi con quasi parodistica allegria), ma anche tenendo conto di quel racconto scritto da Jemolo, e dopo la sua morte pubblicato, che s'intitola Scherzo d'estate; un racconto che un po' somiglia a questo di Negri per la rapidità ed essenzialità da canovaccio cinematografico, da «trattamento». E sarebbe da dire che questo è uno scherzo d'inverno: e perché scritto come a vacanza di una professione affine a quella di Jemolo e nell'intendimento di scherzare su un genere letterario che a quella professione in qualche modo attiene; e perché, tout court, è racconto di «guerra fredda».
1 Gennaio 1984
La memoria n. 88
68 pagine
EAN 9788838902505
Guglielmo Negri (Roma 1926-2000), giurista, politologo, e saggista, partecipò intensamente alla vita politica italiana.
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