Una stagione con l’amico Bubù, ex pugile, marsigliese ai limiti della mala, aspirante attore. Gonfio di vita e di celata malinconia, ironico congedo da un’attardata giovinezza.
Gian Carlo Fusco era un personaggio indimenticabile in vita: irrefrenabile, ammaliatore, generoso di sé fino alla dissipazione, alla stregua di quei malati di vagabondaggio, inimmaginabili vecchi, che non possono fermarsi senza essere sopraffatti dalla tristezza. In quanto scrittore era un grande raccontatore di storie euforiche e portatrici misteriosamente di tenaci malinconie perché tratte dal suo sconfinato bacino di esperienza vissuta. L'essere stato una figura così invadente probabilmente ha giovato poco alla sua fama di autore poliedrico e multiforme: dopo il successo in vita, si va riaffermando adesso a vent'anni dalla morte, dopo un periodo di lieve oblio. I suoi soggetti svariano dalla memoria del Ventennio, al giornalismo letterario di guerra, oppure appartengono a un genere di realismo poetico, di stampo autobiografico. Ma hanno in comune sempre un'ironia aggraziata e tenera, che si mantiene tale anche quando deve graffiare o ammutolire o commuovere. Questo libro è la storia, dichiaratamente autobiografica, di una stagione con l'amico Bubù, un marsigliese ai limiti della mala, compagno di sbronze e di nottate. Con lui decidono di trasferirsi da Milano alla Roma della Dolce vita in cerca di una diversa fortuna. Ma al di sotto fermenta come un addio muto alla gioventù; e un dichiarato distanziarsi dalla Capitale dei nuovi tempi volgari del tardo boom. Ed è in queste sensazioni, non dette ma che si librano come odori dalla scrittura di Fusco, che abita la sua quieta grandezza.
1 Gennaio 2005
La memoria n. 644
232 pagine
EAN 9788838920448
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Gian Carlo Fusco (La Spezia, 1915-Roma, 1984), scrittore e giornalista (al «Mondo», «Europeo», «Giorno», «Cronache»), durante la sua vita ha praticato mestieri di ogni tipo, alcuni forse immaginari (dal boy al boxeur, al duro, all'attore cinematografico). Ha scritto tra l'altro, Duri a Marsiglia e una rievocazione del mondo delle case chiuse, Quando l'Italia tollerava (ripubblicato nel 1995). Questa casa editrice ha pubblicato Le rose del ventennio (2000), Guerra d'Albania (2001), L'Italia al dente (2002), Gli indesiderabili (2003), La lunga marcia (2004), A Roma con Bubù (2005), Mussolini e le donne (2006) e Papa Giovanni (2006).
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