Una deliziosa favola medievale, un roman vertiginosamente avventuroso ma anche sagacemente irridente verso le convenzioni sociali.
Renardo, cioè la volpe protagonista di questo «romanzo» è - come dice Salvatore Battaglia che impareggiabilmente l'ha tradotto - «il genio stesso dell'avventura: essa è per lui un istinto naturale, inconscio, lirico per se medesimo... uno slancio continuo verso la vita e l'azione, e nello stesso tempo un assiduo ritorno alla propria natura solitaria e disperata... Renardo è il primo picaro dell'arte moderna».
1 Gennaio 1980
La memoria n. 7
264 pagine
EAN 9788838901690
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