Avventure tra il Brenta e la laguna, sorrisi e «ciacole» di calli, giocose, mutevoli ed ineluttabili come il mare che segna le persone che gli vivono accanto.
«Venezia allora, ma anche adesso, ogni tanto se indormensa e succede allora cussì pòco degno de esser contà che si aspetta con ansia qualcossa de nòvo»: e queste pagine raccontano delle cose che i veneziani si facevano succedere a interruzione di quelle quaresime; in un'epoca in cui il mare era ancora libertà e faceva un po' ebbre le persone che gli vivevano accanto. Avventure tra il Brenta e la laguna, sorrisi e «ciacole» di calli, giocosità: ma tanto facili a mutarsi nel gesto bello e definitivo da adombrare un senso del destino, un'ansia di lasciare un segno che sembrano chiamare a precedenti altre storie «tra mare e costa».
1 Gennaio 1985
La memoria n. 111
56 pagine
EAN 9788838902734
Aldo Alberti è nato da una famiglia veneziana di antica data. Fin dagli anni Venti ha collaborato a riviste varie, quali «Nuova Antologia», «Domani», «Mercurio», intensificando l'impegno di pubblicista dopo la guerra partigiana in cui ha preso parte attiva. Ha creato e diretto «Esso-rivista» e «Futuribili» di cui è stato redattore capo. Un suo racconto comparso su un numero della «Tribuna» del 1932, gli costò la censura e la sospensione di sei mesi per via di una frase che non era piaciuta a Mussolini: «Con tante donne che ci sono al mondo è meglio non sacrificarsi per una sola». Di Alberti questa casa editrice ha pubblicato La Rotonda dei Massalongo (1985).
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