Lo scandalo dell'osservatorio astronomico

Lo scandalo dell'osservatorio astronomico

A cura di Cecilia Scerbanenco

Il manoscritto ritrovato, il «sesto Jelling», pubblicato oggi per la prima volta. In una ambientazione del tutto originale, un osservatorio astronomico, Arthur Jelling indaga tra asteroidi e pianeti, psichiatri e scienziati. E con il consueto rigore e la solita capacità riflessiva riesce a sciogliere il groviglio di simboli e significati riposti nel delirio di un pazzo.

Arthur Jelling è un investigatore abbastanza speciale. Anzitutto, non si sente un poliziotto: il suo ruolo nella polizia di Boston è soltanto quello di archivista; lui stesso si definisce un consulente di giustizia. In secondo luogo, le sue inchieste virano volentieri verso scelte umane impreviste, quasi mirasse, lui che, timidissimo, preferirebbe sempre la pace a ogni vittoria, a risanare il disordine del delitto oltre che trovare semplicemente il colpevole. La sua azione sembra una terapia più che un’indagine. Lo inviano all’osservatorio astronomico di Candan perché lì la situazione è davvero aggrovigliata. L’équipe di ricercatori ha appena individuato un pianetino, scoperta che coronerebbe la carriera prestigiosa del direttore Federico Travel, il quale vorrebbe chiamare il corpo celeste «Veronica 1983», con il nome dell’assistente che si è prodigata. Lei viene avvertita della scelta generosa dal suo fidanzato, Tomaso Sharp che lavora nello stesso istituto. Dall’accademia giunge però la notizia di un errore di calcolo. Il pianetino è solo un vecchio asteroide da tempo conosciuto. E tutto precipita. Veronica Fanee è vittima di un tentativo concitato di strangolamento, il professor Travel resta colpito da un grave malore. Autore del tentato omicidio è riconosciuto un giovane da poco assunto come segretario: si chiama Fronder Hass e di lui si viene a sapere che soffre di disturbi mentali ed è già stato protagonista di un tentativo di strangolamento in tutto e per tutto uguale. Sembra lui il colpevole da assicurare alla giustizia. Ma Jelling avverte troppe stranezze e capisce che stavolta non si tratterà di seguire piste e di sorvegliare sospetti: il problema è di sciogliere il groviglio di simboli e significati riposti nel delirio di un pazzo, e per scoprire, non un tentato omicida, ma il regista di una messa in scena. Giorgio Scerbanenco è autore di due serie poliziesche con le quali ha indirizzato la storia del «giallo» in Italia. La serie di Duca Lamberti, «la Milano nera», con cui nasce il noir italiano. E la serie di Arthur Jelling, che ripercorre nel modo più originale, con quel misto di realismo fiaba e pietà che è la fascinazione di Scerbanenco, la via del giallo investigativo. Di Arthur Jelling erano noti finora cinque romanzi. Lo scandalo dell’osservatorio astronomico è il «sesto Jelling», recentemente ritrovato e pubblicato oggi per la prima volta.

30 Giugno 2011

La memoria n. 859

236 pagine

EAN 9788838925689

Fuori catalogo

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autore

Giorgio Scerbanenco (1911-1969), nato a Kiev, vissuto in Italia, scrisse un numero immenso di romanzi e racconti di tutti i generi fantastici, tutti con una personale inimitabile cifra narrativa. Questa casa editrice ha pubblicato: Uccidere per amore (2002), La mia ragazza di Magdalena (2004), Rossa (2004), Uomini ragno (2006), Annalisa e il passaggio a livello (2007), Sei giorni di preavviso (2008), La bambola cieca (2008), Nessuno è colpevole (2009), L’antro dei filosofi (2010), Il cane che parla (2011), Lo scandalo dell’osservatorio astronomico (2011) e Nebbia sul Naviglio e altri racconti gialli e neri.

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