La scuola semiotica di Tartu-Mosca nel carteggio tra J. Lotman e B. Uspenskij

La scuola semiotica di Tartu-Mosca nel carteggio tra J. Lotman e B. Uspenskij

Traduzione dal russo di Roberta Salvatore
A cura di Giovanna Zaganelli
Prefazione di Gianni Puglisi
Postfazione di Adriano Roccucci

Jurij M. Lotman e Boris A. Uspenskij sono i fondatori della semiotica moderna. La loro corrispondenza si snoda tra il 1964 e il 1993 e si rivela di straordinaria importanza perché dà conto del dibattito nella scuola semiotica di Tartu-Mosca nel suo nascere e nella sua evoluzione.

 

Tra il 1964 e il 1993, Jurij Lotman e Boris Uspenskij, letterato il primo, linguista il secondo, si scambiarono le missive che formano questo carteggio. I due erano i fondatori e i massimi esponenti della scuola semiotica di Tartu-Mosca, della quale in Prefazione Gianni Puglisi illustra il ruolo come centro propulsore della rivoluzione gnoseologica accesa dalla scienza dei segni e la posizione nel dibattito contemporaneo. Isola di libertà di pensiero, pur entro il regime sovietico, la scuola di Tartu rappresentava tra le diverse tendenze quella che sosteneva un allargamento dell’indagine segnica a tutti i campi, verso una semiotica della cultura. Così Lotman e Uspenskij indicavano all’indagine segnica nuove prospettive. «Ne diamo una rapida campionatura – scrive la curatrice del volume, Giovanna Zaganelli: – semiotica dell’arte, semiotica della pittura antica, zoosemiotica, semiotica dello spazio e del tempo, semiotica della letteratura, semiotica della cultura, semiotica della fabula, semiotica del cinema, semiotica dell’icona russa, semiotica del teatro dei burattini, semiotica del testo mistico. Il ventaglio terminologico che si è aperto spiega molto bene alcuni aspetti fondamentali della Scuola». Della vicenda della scuola di Tartu-Mosca, il carteggio offre ampia testimonianza. Così come dello stile di lavoro e dell’interculturalità dominanti. Ma non si ferma qui. Intanto, è una bella lettura, dal momento che i due autori hanno uno stile narrativo e scrivono, con spirito spontaneo, di vicende quotidiane, mescolando fatti culturali, cose che succedono a intellettuali, con faccende spicce, come fossero racconti minimali. Inoltre è un documento storico, in quanto parla di storia sovietica nelle due epoche cruciali in cui si articolò il tardo Novecento. L’età dinamica del «disgelo» chrusceviano e l’età della stagnazione brezneviana. Infine, riluce in queste pagine la vicenda di una bella, felice amicizia a tratti commovente: una di quelle amicizie che Aristotele avrebbe detto «amicizia per virtù».

 

2018

Le parole e le cose n. 33

328 pagine

EAN 9788838937255

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autori

Jurij M. Lotman

Jurij M. Lotman (Pietrogrado, 1922 - Tartu, 1993) ha diretto fino alla morte la scuola di Tartu. È il fondatore della Semiotica della cultura e ideatore del concetto di Semiosfera.

Boris A. Uspenskij

Boris A. Uspenskij (Mosca, 1937), linguista, slavista, ha allargato il campo della semiotica della cultura verso ricerche pionieristiche, tra cui gli studi sulle icone russe.

Suggerimenti

Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche:

X

Suggerisci il libro ad un amico

Caro lettore, inserisci i tuoi dati e quelli di una persona alla quale desideri inviare questa segnalazione. Puoi inoltre aggiungere un messaggio per personalizzare la e-mail.

Leggi e accetta l’informativa sulla privacy ▽

X

Inviaci la tua recensione

Caro lettore, se desideri puoi inviarci la tua recensione di questo libro e condividerla con altri lettori.
I contenuti inseriti in questa pagina saranno pubblicati sul sito nei prossimi giorni, previa valutazione dell’editore.

Massimo 1800 caratteri

Leggi e accetta l’informativa sulla privacy ▽

X

Scrivi all’autore

Cari lettori, se volete scrivere ad uno dei nostri autori saremo lieti di inoltrare le vostre lettere.
Tuttavia, vi ricordiamo che non possiamo assicurarvi una risposta.

Leggi e accetta l’informativa sulla privacy ▽