L'opera maggiore del più grande scrittore cubano. Al centro degli eventi Victor Hugues e la sua lotta per introdurre nella Cuba coloniale l'Illuminismo.
«La maggior parte dell'azione di questo romanzo si svolge all'Avana, negli ultimi anni del Settecento» dichiarò lo stesso Alejo Carpentier in merito a Il secolo dei lumi, che, pubblicato nel 1962, è unanimamente ritenuto non solo la sua opera più importante, ma anche una delle massime in lingua spagnola del Novecento. «Mi si domanderà perché ho ricercato un'azione situata in tale periodo storico. Dirò che, avendo studiato in profondità i costumi e le idee in quel momento di preludio al Romanticismo, mi è parso di individuare una grande coincidenza fra gli aneliti di quest'epoca e quelli degli uomini del nostro secolo. Negli ultimi anni del Settecento si parlava delle stesse cose di cui parlavano i giovani fra le due guerre mondiali. Parlavano del bisogno di una rivoluzione che rinnovasse totalmente la società. Invocavano libertà e doveri che sarebbero stati gli stessi perseguiti dai giovani della mia generazione. L'arte preromantica si manifestava fra tratti che avevano molto a che vedere con quelli del futuro surrealismo. Si parlava dei potenti della scienza, della possibilità di viaggi interplanetari; nascevano quelle che oggi chiamiamo le "Scienze dell'uomo". E in tutte le menti c'era l'idea che il mondo, nei termini in cui si era fino ad allora costituito, non poteva continuare così». È sulla scia di tali impressioni che , nell'alba della rivoluzione cubana, Alejo Carpentier lavorò a scrivere un romanzo sugli effetti della rivoluzione francese nel bacino dei Caraibi. E al centro degli eventi, pose, recuperandolo da oscure pagine della storia, il personaggio di Victor Hugues, responsabile di avere introdotto nella Cuba coloniale - o, anche, fra i giovani di una dimora rimasta orfana di padre - begli ideali di giustizia e di libertà, comunque di ardua applicazione fra contorni reali. Al punto che, al di là degli intenti del loro autore, Il secolo dei lumi e la figura di Victor Hugues finiscono per chiudersi nell'emblema di una contraddittorietà dolorosa, al cui interno tempi del passato e tempi del presente sono lì a rinfrangersi e a interrogarsi.
1 Gennaio 2001
La memoria n. 519
496 pagine
EAN 9788838917264
Fuori catalogo
Alejo Carpentier (L'Avana, 1904-Parigi, 1980), è il più importante scrittore cubano del Novecento e tra i massimi latinoamericani. Tra i suoi romanzi: Il regno di questa terra (1949), Il ricorso del metodo (1974), Concerto barocco (1974). Di Carpentier questa casa editrice ha pubblicato I passi perduti (1995), Il secolo dei lumi (1999, 2001), Guerra del tempo (2019) e L'arpa e l'ombra (2020).
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