I racconti estravaganti, nella cornice dell'Italia tra le due guerre e la Ricostruzione, sottolineano l'apertura e la sensibilità dell'autore alle tematiche europee.
Il primo di questi racconti, che dà titolo al volume, è un sogno; o forse non lo è, ma è suggestivamente - e contraddittoriamente, rispetto ai luoghi in cui si svolge - nordico, brumoso, diaccio... Vedere amare, Le strade fatte a vent'anni e Il canto più bello, vanno in cerca di un simbolismo tra le cose. Mezzogiorno racconta di una bohème autobiograficamente senza poesia. L'orologio e Nasce un villaggio hanno per veri protagonisti strade ferrate, stazioni e luoghi di passaggio, e per soggetto l'estraneità, il forestiero, la malia della fuga. Racconti sparsi, dunque, estravaganti (sebbene raccolti in volume una volta nel '30). Ma l'essere appartati dall'opera più nota ne sottolinea il senso di apertura a tematiche europee che hanno solo sfiorato la letteratura italiana: che è poi la sensibilità, aggiornata e colta, che distingue, conoscendolo man mano meglio, Corrado Alvaro nella cultura del nostro Novecento.
1 Gennaio 1988
La memoria n. 165
96 pagine
EAN 9788838904646
Non disponibile
Corrado Alvaro (San Luca, Reggio Calabria, 1895 - Roma, 1956), poeta, narratore, giornalista, diarista, saggista, ha lasciato nei suoi scritti un'appassionata testimonianza dell'Italia tra le due guerre e della Ricostruzione. Tra le sue opere: Gente in Aspromonte (1930), L'uomo è forte (1938), Itinerario italiano (1939), Quasi una vita (1946), Il nostro tempo e la speranza (1952), Ultimo diario (1948-56) (1959), Mastrangelina (1960), Tutto è accaduto (1961). Questa casa editrice ha pubblicato: L'Italia rinunzia? (1986) e La signora dell'isola (1988), oltre ai testi compresi in Delle cose di Sicila I (1980) e IV (1986).
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