Smile please, ordinava inutilmente la mamma a una bambina distratta davanti al fotografo; e quella incapacità di sorridere a comando diventa l'emblema di una vita.
Jean Rhys divenne improvvisamente un caso letterario alla metà degli anni Sessanta, con la pubblicazione del romanzo Il grande mare dei Sargassi (un caso diffusosi dall'Inghilterra assieme alla scoperta della letteratura femminile come genere letterario specifico). In quel momento, Jean Rhys era quasi ottantenne, e aveva alle spalle una vita ricca di ferite e delusioni, iniziatasi, come per altre scrittrici del secolo, nel declino del colonialismo europeo. E aveva alle spalle una conclusa stagione di racconti, degli anni Venti e Trenta, i cui ricorrenti protagonisti erano donne vinte in tristi stanze londinesi o parigine. Poi, a trent'anni di distanza, il suo maggior romanzo. E questa autobiografia di un'infanzia e adolescenza in Dominica, in cui il teatro del mondo delle ultime colonie dà un respiro profondo e un orizzonte infinito al racconto di una diversità che si fa progressivamente emarginazione, lontananza spirituale. Smile please, ordinava inutilmente la mamma a una bambina distratta davanti al fotografo; e quella incapacità di sorridere a comando, dal primissimo ricordo infantile, diventa l’emblema di una vita.
1 Gennaio 1992
La memoria n. 259
184 pagine
EAN 9788838908385
Non disponibile
Jean Rhys (pseudonimo di Ella Gwendolen Rees Williams, 1890-1979) visse fino ai diciassette anni nelle isole dei Caraibi con la famiglia inglese. Venne in Europa a vivere, ai margini del mondo dello spettacolo e in povertà, accumulando esperienze umilianti, sino al matrimonio e il trasferimento a Parigi. Tra le sue opere, oltre a Il grande mare dei Sargassi e Smile please, Dopo l’addio, Buongiorno, mezzanotte, Quartetto.
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: