Togliere luce e rendere misteriosa una vicenda apparentemente scontata. La vicenda cui Rebulla fa riferimento è il disastro aereo di Montagna Longa, dove il 5 maggio 1972 un volo diretto a Palermo si schiantò, provocando la morte di 5 persone e inaugurando una stagione di veleni e di misteri.
«Anziché spostare qualcosa dall'ombra alla penombra cercando di fare luce in un mistero, il meccanismo qui offerto procede in direzione opposta: togliere luce e rendere misteriosa una vicenda apparentemente scontata. Dalla piena luce alla penombra». La vicenda apparentemente scontata cui Rebulla fa riferimento è il disastro aereo di Montagna Longa, dove il 5 maggio 1972 un volo diretto a Palermo si schiantò, provocando la morte di 5 persone - una tragedia che, almeno cronologicamente, aprì per Palermo un'epoca luttuosa di misteri e di veleni. Intorno a questo nucleo (l'ipotesi che a Montagna Longa non sia accaduto un incidente, ma il primo episodio di una stagione di violenza organizzata), si intreccia la storia di cinque personaggi ll cui destino è unito dall'aver ciascuno perduto nel disastro «qualcuno che in realtà aveva già perso». Una trama di circostanze li seduce e la loro, più che un'indagine, si profila come una resa al gioco delle premonizioni e delle coincidenze, sotto la regia di un enigmatico personaggio. E dalla resa - al pessimismo, al simbolismo di una vicenda di marchio inevitabilmente indecifrabile della realtà - più che una verità, e assai di più di un'inchiesta, emerge una rappresentazione della lunga agonia della città che Sciascia definì «irredimibile».
1 Gennaio 1999
La memoria n. 451
296 pagine
EAN 9788838914904
Eduardo Rebulla, medico e critico d’arte, è nato a Palermo nel 1950. Con questa casa editrice ha pubblicato Carte celesti (1990), Linea di terra (1995), Segni di fuoco (1995) e Sogni d'acqua (1999), che compongono una tetralogia sul tema dei quattro elementi: aria, terra, fuoco e acqua, e inoltre Stati di sospensione (2004).
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