«Solaris è una gemma abbagliante, la tragedia di Orfeo e Euridice dei nostri tempi, il testo per noi più alto dell’ultima letteratura polacca» (Oreste del Buono, La Stampa-Tuttolibri).
Solaris è il capolavoro della fantascienza filosofica.
Siamo nel lembo più estremo dell’universo esplorato dal genere umano. Un astronauta, dalla Terra, approda nella stazione spaziale che gira intorno al pianeta Solaris. Qui trova un’atmosfera di mistero e sospetto: nessuno lo accoglie, i pochi ospiti della astronave sembrano angosciati e sopraffatti, c’è un morto recente a cui si allude con circospezione ma senza sorpresa, gli oggetti subiscono strane deformazioni, si avvertono presenze. Solaris è noto agli umani come il grande pianeta «vivente». Appare in forma di vasto oceano e avrebbe dovuto conflagrare se la sua orbita avesse seguito le leggi della fisica. Ma è come dotato di capacità cosciente di reazione e questa capacità sembra legata alle apparizioni di fantasmi, proiezioni viventi di incubi, sogni e fantasie.
L’astronauta è costretto a interrogarsi, mentre lo contagia la stessa angoscia che domina in tutto l’ambiente. Sul mistero della morte del compagno, innanzitutto. Ma questo lo spinge verso maggiori enigmi da svelare: se Solaris ha una propria vita, e che tipo alternativo di forma di vita; se le «apparizioni» hanno una qualche spiegazione accessibile; se tutta questa attività ha un fine, in qualche modo legato ai destini esistenziali degli umani. Se non è tutto addirittura un immane messaggio. Un’avventura avvincente e carica di attesa e mistero. Ma si potrebbe dire anche un’avventura epistemologica, nel senso che presenta alla lente della riflessione un numero enorme di quesiti che abitano i rami della filosofia. Fra essi, il più suggestivo sembra essere il tema dell’Identità, del Soggetto, dell’Io. Non esiste l’Io unico e identico a se stesso. Ognuno è un arcipelago di Io, e ciascuna delle isole di questo arcipelago si muove nei confronti dell’Io che le contiene, come un universo parallelo.
Del resto, la mente, i suoi confini, le sue possibilità, i suoi legami con la potente macchina che la sorregge, il cervello, sono i temi attorno ai quali hanno sempre ruotato le storie di fantascienza di questo scrittore di Leopoli, cresciuto a Cracovia, esperto cibernetico, che è annoverato tra gli influenti capostipiti della moderna fiction di realtà virtuali.
24 Gennaio 2013
La memoria n. 915
328 pagine
EAN 9788838929106
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Stanisław Lem (Leopoli 1921-Cracovia 2006), laureato in medicina, si dedicò ben presto alla letteratura, soprattutto di fantascienza, ottenendo un grande successo. In particolare, il romanzo Solaris del 1961 (pubblicato da Sellerio nel 2013), da cui il regista russo Andrej Tarkovskij trasse l’omonimo film (1972), lo rese famoso in tutto il mondo. Tra le sue numerose opere, molte tradotte in italiano: Il pianeta morto, Pianeta Eden, I viaggi del pilota Pirx, Vuoto assoluto, Il pianeta del silenzio, Il congresso di futurologia, e, nella collana «La memoria» anche L'Invincibile (2020) e Ritorno dall'universo (2021).
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