Il periodo è quello dell'allora ancora recente aggressione, inutile e vergognosa, dell’Italia fascista alla Grecia, e Le soldatesse racconta e testimonia una avventura grottesca - il viaggio di un ufficiale ventenne in compagnia di un «carico» di prostitute destinato ai soldati italiani dell'Armata Sagapò.
Le soldatesse, primo romanzo di Ugo Pirro, fu pubblicato nel 1956. Per il suo carattere di oggettiva testimonianza di una avventura grottesca - il viaggio di un ufficiale ventenne in compagnia di un «carico» di prostitute destinato ai soldati italiani dell'Armata Sagapò - il racconto veniva a incastrarsi dentro un più grande e tragico sentimento di grottesco: il ricordo dell'allora ancora recente aggressione, inutile e vergognosa, dell'Italia fascista alla Grecia. Di quel grande grottesco finiva col diventare in qualche modo il simbolo, e l'espressione di un atto di riparazione e di amore verso un popolo che a Pirro - e ai tanti «conquistatori» italiani - era sembrato generoso e amico. Così il libro fu accolto con favore e fervore, e divenne per alcuni un testo su cui fermarsi a riflettere. Un clima che Andrea Camilleri rievoca, presentando ai lettori di oggi questo diario di un episodio di guerra, e vi rileva anche, però, a tanti anni di distanza, un motivo letterario ulteriore, rispetto al semplice atto di testimonianza storica e morale: «Il lungo viaggio dell'autore che accompagna per le strade di una Grecia devastata un trasporto di prostitute diventa un lungo viaggio dentro la coscienza, la progressiva approssimazione al baluginare di alcune certezze, di alcune verità. In parte, su quel romanzo di formazione di Pirro mi formai anch'io. Imparai, tanto per dirne una e in forma che certamente parrà ingenua, che tutto può essere scritto in un romanzo, solo che quel tutto va saputo scrivere muovendo dalla necessità di scriverlo. Altre cose mi parve di avere imparato allora da questo libro e sarebbe lungo andarle a cercare, perché ormai entrate in circolo».
1 Gennaio 2000
La memoria n. 488
180 pagine
EAN 9788838916373
Ugo Pirro, soggettista e sceneggiatore (Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, A ciascuno il suo, Il giardino dei Finzi Contini, La classe operaia va in paradiso, Metello, Il giorno della civetta, tra i suoi film più noti), come opere di narrativa e saggistica ha scritto, tra l’altro, Le soldatesse (1956), Jovanka e le altre (1959), Mio figlio non sa leggere (1981), Celluloide (1983), Il luogo dei delitti (1991) e Soltanto un nome sui titoli di testa (1998). Con questa casa editrice ha pubblicato Osteria dei pittori (1994) e Figli di ferroviere (1999).
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