Una difesa della felicità terrena, attraverso la critica dell'ascetismo e l'affermazione del pensiero ateo, materialista e relativista del Settecento.
L'Antiseneca o il sommo bene, detto anche Discorso sulla felicità, scritto del 1748-51, è l'opera cui Julien Offroy de La Mettrie affidò più fedelmente il suo pensiero di illuminista materialista ed ateo. Ideato come introduzione all'opera dello stoico Seneca, il De vita beata, è una critica radicale dell'ascetismo: a rappresentare, col più estremo rigore e forza di polemica, il materialismo sensista e deterministico, rivoluzionario e iconoclastico, del Settecento.
1 Gennaio 1993
Il divano n. 72
224 pagine
EAN 9788838909955
Julien Offroy de La Mettrie (1709-1751), di formazione medica, in seguito alle sue letture e riflessioni, si dedicò alla filosofia, esponendo le sue tesi teorico-scientifiche sulla sua opera più nota: Homme machine.
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