Le immagini culturali e letterarie, ovvero gli schemi e le categorie (inclusi pregiudizi, cliché, luoghi comuni) mediante i quali l’essere umano tenta di rappresentare fedelmente le realtà con cui è in rapporto, possono essere sottoposte a indagine da almeno due punti di vista. Da un lato perché forme della rappresentazione dell’alterità, come manifestazioni dell’interesse dell’uomo verso l’Altro e quindi espressioni di tutte le operazioni, compreso il rispecchiamento di se stessa, con cui ogni cultura investe le altre. Dall’altro per il ruolo interno che le immagini rivestono in un testo, le funzioni svolte, i condizionamenti che esercitano sul testo letterario, i loro rapporti con i codici linguistici. «Lo studio delle immagini letterarie – scrive Paolo Proietti – sotto il termine di imagologia ha sviluppato proprie specificità metodologiche, nonché una specifica settorialità terminologica derivata. Superando critiche severe mosse da parte di molte, autorevoli voci della letteratura comparata, l’imagologia si è stabilmente, e rispettabilmente, guadagnata il proprio spazio nel ricco ‘protocollo’ operativo di cui si è dotata nel tempo la letteratura comparata. Ricostruire la genesi di questi studi, rilevarne i punti di relazione con la letteratura comparata, indagare alcuni concetti operativi sui quali si fonda questa pratica critico-letteraria e prospettarne i campi di applicazione nel quadro di una più ampia riflessione letteraria, sarà l’obiettivo dei capitoli che seguono».
1 Gennaio 2008
Le parole e le cose n. 12
172 pagine
EAN 9788838923159
Paolo Proietti è Professore ordinario di Letteratura comparata nell’Università IULM di Milano. Studioso di formazione comparatistico-letteraria (in particolare nelle aree della francesistica, anglistica e scandinavistica) è autore di studi e saggi nell’ambito della letteratura di viaggio, dell’imagologia e della traduzione letteraria. È Direttore della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici «Carlo Bo». Fra le sue altre pubblicazioni, si ricordano, con questa casa editrice, Irlandesi (1999), Le città di carta (2002) e Il grado zero dell’immagine (2007), entrambi con Gianni Puglisi, Paradossi del Novecento. Influenze e ricezioni letterarie (2004), L’Europa nel terzo millennio. Identità nazionali e contaminazioni culturali (2004), Specchi del letterario: l’imagologia (2008). Ha curato, insieme a Gianni Puglisi, l’edizione italiana di Letteratura comparata (2001-2002), in tre volumi, nonchè Lineamenti di letteratura europea, in due volumi, (2005-2006), presso l’editore Armando.
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