Un viaggio nei vortici dell’identità, sospesa tra tradizione e modernità, tra Oriente e Occidente, ai margini del deserto del Sudan. Un romanzo cupo e affascinante pieno di tensione ma anche di poesia.
«Uno dei massimi capolavori della letteratura araba del Novecento. La struttura complessa dell’opera concentra temi fondamentali per la cultura araba di appena ieri e ancora oggi assolutamente attuali, coinvolge e affascina ma soprattutto costringe a pensare, e ci aiuta a capire meglio il rapporto tra sud e nord del mondo».
Goffredo Fofi, Internazionale
La figura di un intellettuale arabo è scolpita in questo romanzo – bambino adottato al Cairo da una famiglia inglese, studi a Oxford e brillante carriera in Gran Bretagna, libertino che sulle donne vendica un suo senso di morte, fino alla scelta tra il suo essere occidentale e il suo essere arabo. È una figura indimenticabile, nel senso proprio che ha la letteratura di non dimenticare: cioè grazie alle molte traduzioni e ristampe in Europa e nel mondo arabo. Ma il tema del libro non è solo quello del disagio di questo personaggio diviso tra speranza e tradizione, tra valori della cultura e miserie materiali. Sembra piuttosto quello più alto dell’unità inevitabile, in una contesa antichissima di amore-odio, tra il mondo arabo e quello cristiano, tra il Nord e il Sud del Mediterraneo.
Mediante uno schema narrativo di scatole cinesi (o più appropriato è dire: giocando sulla tradizione delle Mille e una notte della cornice, delle storie nella storia, dell’identificazione tra figura narrante e personaggio) La stagione della migrazione a Nord racconta dell’avventura spirituale di una diaspora e un ritorno, e di un definitivo spaesamento. Longevo capolavoro, descritto da Edward Said come uno dei più bei romanzi della letteratura araba moderna, viene dichiarato nel 2001 dall’Accademia letteraria arabica il più importante romanzo arabo del XX secolo. Esso riecheggia nelle vicende di una emigrazione moderna, l’antico periodico andare degli uomini del deserto verso le oasi e le coste, inseguendo sogni d’amore, leggende, mercantilismi, a specchiarsi e contaminarsi con una cultura doppia e necessaria: ad arricchirla e uscirne più ricchi nello scontro. La storia del protagonista è quella dell’illuminante presa di coscienza, sempre contemporanea, che «io è un altro».
7 Febbraio 2025
Il contesto n. 28
192 pagine
EAN 9788838947940
In libreria dal: 7 Febbraio 2025Tayeb Salih (Karmakol, El-Debba, Sudan, 1929-Londra, 2009) è stato uno dei più popolari scrittori del mondo arabo, acclamato dai critici di tutto il mondo e più volte premiato con riconoscimenti prestigiosi. Il suo romanzo più noto, La stagione della migrazione a Nord, pubblicato da questa casa editrice (1992, 2011), considerato «il più importante romanzo arabo del XX secolo», è stato tradotto in trenta lingue e figura tra le narrazioni più studiate per la complessità di significati e ispirazioni, sfuggente a semplici catalogazioni. Nella stessa collana anche Le nozze di al-Zain (2013).
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