Un insolito «giallo» gotico, che rivela un Verga diverso e un'opera dissonante dalle sue più note.
La materia è quella di un «giallo»: uno di quei «gialli» giocati tra fosche leggende medievali o rinascimentali e delitti, per così dire, in atto: accuratamente preparati ed efferatamente realizzati. Ed anche la tecnica, solo che si guardi al nudo traliccio, è un po' da «giallo». Una storia, insomma, che appare alquanto dissonante nell'insieme dell'opera verghiana, forse nata da contemporanee suggestioni «gotiche»; ma appunto perciò da isolare, da ripubblicare a sé: suscitare nei lettori impressioni e riflessioni diverse di quelle che di solito l'opera di Verga, per condizionamento, suscita. Un Verga «diverso». E ha dato a Vincenzo Consolo l'occasione di scrivere una nota critica al tempo stesso estrosa e precisa.
1 Gennaio 1982
La memoria n. 58
96 pagine
EAN 9788838902208
Non disponibile
Di Giovanni Verga (1840-1922) questa casa editrice ha pubblicato: Drammi intimi (1979), Le storie del castello di Trezza (1982), I Malavoglia (1993), oltre ai testi compresi in Delle cose di Sicilia I (1980) e IV (1986) e in Milano 1881 (1991).
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