L'atollo dove Susanna, civilissima europea, fa naufragio, alla vigilia di Sarajevo, è ben altrimenti reale: un Eden senza Adami nel bel mezzo del Pacifico. Qui la ragazza per sei anni coltiva le più scaltre strategie della solitudine, sperimenta il tremore e la tentazione di un rapporto magico con le cose.
La fantasia di un'isola inesistente e perfetta piacque nel Medio Evo ai monaci della scolastica. Ma l'atollo dove Susanna, civilissima europea, fa naufragio, alla vigilia di Sarajevo, è ben altrimenti reale: un Eden senza Adami, plenitudine geografica, circolare sufficienza nel bel mezzo del Pacifico. Qui la ragazza per sei anni coltiva le più scaltre strategie della solitudine, sperimenta il tremore e la tentazione di un rapporto magico con le cose, gioca a rinominare il mondo, a essere Dio. Reportage di quell'estasi, il romanzo di Giraudoux, mentre conferma il prestigio di una scrittura radiosa, propone con un anticipo di sessant'anni temi che al lettore d'oggi son familiari: la partita inesauribile fra innocenza e cultura, le peripezie della lingua e della memoria, e soprattutto la musica della felicità come scongiuro e medicina all'orrore delle trincee e alla stupidità della storia.
1 Gennaio 1980
La memoria n. 17
256 pagine
EAN 9788838901799
Non disponibile
Di Jean Giraudoux (1882-1944), oltre a questo che è forse il suo capolavoro, si ricordano i racconti Le provinciali (1909), Bella (1926), e i drammi La guerra di Troia non si farà (1935), La pazza di Chaillot (1945). Questa casa editrice ha pubblicato anche Due preghiere (1981).
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