terra sonnambula

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Titolo originale: Terra sonâmbula
A cura di Vincenzo Barca

Con una nota dell'autore

In una nuova traduzione, il capolavoro del più importante scrittore mozambicano, una delle voci più significative e originali della letteratura africana.

«Terra sonnambula è una battaglia contro i piromani che si oppongono a coloro che riescono a risorgere dalle ceneri. Un canto per l’umanità e il coraggio di vivere».

Luis Sepúlveda

Terra sonnambula è un canto per l’umanità e il coraggio di vivere, ha scritto Luis Sepúlveda. Per Doris Lessing è un capolavoro della letteratura africana del XX secolo. Dalla sua pubblicazione nel 1992 questo romanzo si è infilato nelle pieghe del tempo e della Storia, trasformandosi in modo inatteso, come fosse in grado di accogliere e raccontare le costanti sorprese del presente e di anticipare il futuro.
Era uscito alla fine della guerra civile che aveva devastato il Mozambico con un milione di morti, continuazione del conflitto per l’indipendenza dal Portogallo. Eppure non è un romanzo sulla guerra. È un romanzo a strati, scritto in una prosa che richiama Gabriel García Márquez, Cormac McCarthy, João Guimarães Rosa. Inizia su una strada di cenere e polvere, tra carcasse di auto bruciate e iene che si aggirano fameliche. Un vecchio e un ragazzo camminano senza sosta, illudendosi di poter fuggire dalla violenza che si è impadronita del loro paese. Tuahir e Muidinga hanno lasciato il campo profughi, cercano riparo e lo trovano in un autobus abbandonato nel mezzo del nulla. Tra corpi bruciati e vetri infranti, Muidinga scova in una borsa dei quaderni scarabocchiati con una scrittura incerta. Inizia a leggerli a voce alta all’anziano, d’altra parte è l’unico tra i due a saperlo fare. Mentre all’esterno la brutalità continua implacabile, ogni sera Tuahir e Muidinga si rifugiano nel diario di Kindzu, il giovane che ha lasciato a quelle pagine il racconto delle sue aspirazioni, dei sogni da eroe, del suo amore per una donna, Farida. Attraverso le sue parole il paesaggio intorno ai due viandanti cambia continuamente, catapultandoli dalla savana alle paludi fino all’oceano. La loro stessa sopravvivenza diviene periplo e avventura, reale e immaginaria, e in loro scaturiscono suggestioni di speranza, tremori di passione, il brusio umido e fertile di una sorgente di vita nuova.
Oggi la sfrenata creatività di Terra sonnambula sembra parlarci di profughi, di migranti in viaggio, di un clima violento che tutto travolge in piogge e inondazioni, di guerre che autorizzano la razzia, cancellando ogni legge, affinché tutto sia permesso. Pare trascrivere in un linguaggio nuovo la paura e il coraggio di ragazzi che non si arrendono mai, che vanno avanti con ogni mezzo necessario. Ma nulla in questo romanzo è cronaca, nulla di quanto vi viene narrato è trascorso per sempre. La sua energia non può spegnersi: chissà cosa saprà raccontarci domani.

11 Febbraio 2025

Il contesto n. 162

268 pagine

EAN 9788838947186

In libreria dal: 11 Febbraio 2025

Autore

Mia Couto (Beira, 1955), scrittore mozambicano, ha vinto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Premio Camões e il Premio Internazionale Neustadt nel 2013 e il Premio FIL de Literatura nel 2024. Con questa casa editrice ha pubblicato La confessione della leonessa (2014), L’altro lato del mondo (2015), L’universo in un granello di sabbia (2021) e Terra sonnambula (2025).

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