Tomaso Largaspugna uomo pubblico è una satira politica e di costume ad ampio raggio, farsesca e alquanto divertente.
Tomaso Largaspugna, l'uomo pubblico di cui in questo libro del 1902 il giornalista letterato Fraccaroli fa satira, ottant'anni dopo, con la faccia di Peter Sellers, sarebbe stato il giardiniere di Oltre il giardino. Un «nulla vestito a festa», inventato e avventurato, che una dose di altrui furbizia e un sistema elettorale adatto, promuovono a uomo politico di primo piano (Jeremy Bentham, il filosofo teorico della democrazia, ripeteva che a fare una democrazia sono necessari e sufficienti tre elementi: il suffragio universale, elezioni frequenti, e una stampa veramente libera, tutto il resto essendo orpello inutile o ostacolo). Tomaso Largaspugna uomo pubblico è infatti una satira politica e di costume ad ampio raggio, farsesca e alquanto divertente. Con gli occhi dell'oggi, però, questo romanzo può leggersi come una satira più allusiva, a un certo sistema elettorale personalizzato: in cui una lobby (quella di Largaspugna è arcaica e casalinga), una stampa compiacente (il cronista che sostiene l'onorevole sembra preso dal vaudeville), un minimo di voto di scambio (nel paese di Largaspugna col voto si scambia ancora innocente vino) consentono l'elezione di un imbecille colla mania di imparare a memoria formule politiche tratte dai giornali. L'elezione di un nulla, purché sia vestito a festa.
1 Gennaio 1993
La memoria n. 274
216 pagine
EAN 9788838909016
Arnaldo Fraccaroli (Verona, 1884 - Milano, 1956) fu giornalista e corrispondente estero del «Corriere della Sera». Scrisse un gran numero di opere, dalla biografia al teatro ai reportage. Tomaso Largaspugna uomo pubblico uscì a Milano nel 1902, e poi più volte riedito.
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