Il secondo romanzo del ciclo delle «Cronache del Barsetshire». Solido, necessario, placido, come il tempo: assieme a Dickens, il classico dell'età vittoriana.
Placido, solido, necessario, quasi lento come il tempo che trascorre le sue città e i suoi ambienti realissimi e inventati, e si riempie di decine di protagonisti realissimi e singolari: è difficile immaginare un'essenza di scrittore più vittoriana di quella di Trollope. È tanto attento a non aggiungere nulla di se stesso alla realtà, tanto vigile a evitare di scandalizzare con l'eccezionale, così intento a dirigere verso la soluzione umana e umanitaria i suoi intrecci risolvendo in serenità le numerose tempeste, da essere costretto a creare di sana pianta una contea immaginaria (la Contea di Barset), una città inesistente (Barchester), e lì disporre l'affollata galleria dei suoi eroi pronti a animare la commedia d'ambiente. Le Torri di Barchester è il secondo romanzo dei sei che formano il ciclo delle «Cronache del Barsetshire». Del precedente L'amministratore (già pubblicato da questa casa editrice) prende qualche attore in prestito (il buon reverendo Harding, la figlia Eleanor - che nell'intervallo non scritto tra i due romanzi è intanto rimasta vedova con un figlio -, un vescovo che però muore subito, l'ambizioso suo figlio arcidiacono Grantly, e qualche altro), ma non ne è necessariamente il seguito. Lì il centro dell'articolata vicenda era una storia d'amore. Qui è una storia di potere - la successione alla carica di Vescovo, che è anche il passaggio dal governo conservatore a uno liberale, e la lotta tra due ambienti per il dominio effettivo sulla ricca diocesi. E fornisce il caso letterario per penetrare nelle case e nei caratteri: per sapere tutto quello che succede veramente nella città di Barchester. Le figure sono compiute e vivide nella loro psicologia: il vanaglorioso Vescovo Proudie, la moglie dominante e terribile, l'astuto suo cappellano Slope. E come è proprio dell'atmosfera vittoriana, il grottesco e il mostruoso, cacciati vanamente dalla superficie della narrazione, ricompaiono fatalmente a sconvolgerne le profondità. Nei capitoli centrali si presentano i membri della famiglia Stanhope e l'inquietante Madeline, la figlia streghesca vedova di un avventuriero italiano; e si svolge il ricevimento della signora Proudie. Sono i momenti cruciali in cui si dispongono le truppe alla battaglia. Ma sono insieme, pagine di sommo, bizzarro, minaccioso, disordinato umorismo.
1 Gennaio 2004
La memoria n. 608
700 pagine
EAN 9788838919541
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Anthony Trollope (1815-1882), autore di quarantasette romanzi, dei grandi della letteratura inglese dell'Ottocento è il meno conosciuto in Italia, nonostante lo straordinario successo tra i lettori di lingua inglese e la fortuna più recente tra i critici. Questa casa editrice di Trollope ha pubblicato: Orley Farm (1999, 2013), Lady Anna (2003, 2011), Un'autobiografia (2008), La vita oggi (2010), Natale a Thompson Hall (2019); tutti i romanzi del «ciclo del Barsetshire»: L'amministratore (2003), Le torri di Barchester (2004), Il Dottor Thorne (2005), La Canonica di Framley (2001, 2006), La Casetta ad Allington (2007) e Le ultime cronache del Barset (2009); e del ciclo Palliser: Il Primo Ministro (2014), Potete perdonarla? (2017), Phineas Finn (2018), I diamanti Eustace (2020) Il ritorno di Phineas Finn (2022), Il figli del duca (2024).
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