«Italia 3 marzo 1944 la mia vendetta per te». Torino 1946, Adelmo Baudino, poliziotto ferroviario, ex partigiano ingiustamente epurato, scopre una serie di assassini tra i ferrovieri.
Torino, giugno 1946. Nell'Italia liberata si fanno gli ultimi conti, si consumano postume vendette. Adelmo Baudino è un ex ispettore della polizia ferroviaria, uomo di mezz'età, partigiano. L'epurazione che ha risparmiato senza riserve i tanti suoi colleghi veramente compromessi, ha colpito lui, per pura stupidità burocratica, e lo ha ridotto a un lavoro umiliante e un destino da povero. Quando legge sul quotidiano che è morto accoltellato l'unico pronto a testimoniare per lui del gesto patriottico che lo scagionerebbe, sente arrivato l'ultimo tradimento di una vita sempre matrigna. Ma Adelmo conosceva bene quel ferroviere, conosce l'ambiente: certi particolari, un certo ritratto che emerge della vittima non collimano e lo spingono a curiosare. E trova tra le cose del morto un articolo con il nome di un altro ferroviere e una scritta: «ITALIA 3 MARZO 1944 LA MIA VENDETTA PER TE». L'indagine che segue, per ottenere un titolo di merito che lo riabiliti, lo porta su una scia di sangue che da Torino attraversa la penisola: ad altre scritte, ad un mazzo di rose appassite, a una donna solitaria e fiera, all'odio alla paura e alla sciagura che solo la più grande sciagura della guerra può mimetizzare. Treno 8017 è un poliziesco «all'italiana», potendosi ormai così chiamare quel genere in cui trame «gialle» si radicano in caratterizzati ambienti delle mille patrie italiane, in personaggi accomunati da tratti umani familiari, e in quel particolare umore malinconico e amaro di chi apre l'uscio sugli interni delle case e delle vite. Il terzo del torinese Perissinotto.
1 Gennaio 2003
La memoria n. 576
248 pagine
EAN 9788838918780
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Alessandro Perissinotto (Torino, 1964) insegna nell'Università di Torino. Con questa casa editrice ha pubblicato i polizieschi L'anno che uccisero Rosetta (1977) e La canzone di Colombano (2000).
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: