Il Café dell'Empire chiude i battenti. Tornare in Corsica significa per il protagonista, figlio della proprietaria del caffè, vivere il carosello della propria infanzia e adolescenza.
Un uomo ritorna alla sua isola per l'ultima festa del Café de l'Empire, che la madre ha fin allora gestito. E forse nel nome del caffè - l'Empire - non è soltanto la memoria del primo e secondo impero dei Bonaparte, ma si adombra l'impero, l'imperio, della madre mediterranea». In quel caffè, nella piazzetta coronata dai balconi dell'hotel Croixde Malte - ricovero di passeggeri ombrosi e casa appuntamenti - la sua infanzia è trascorsa nell'adolescenza, a decifrare il brulichio senza meta di un mondo insulare con capitale oltremare, a forzarne gli intrighi vani. Come altri romanzi di Rinaldi, L'ultima festa all'Empire scorre sulla traccia dei ricordi. Ma non è da credere che la giostra dei personaggi ( ché di una giostra dà il senso, di maschere vistose e senza grandezza ) muova in atmosfere di malinconia, che vi si ricalchi il tema del ritorno alle radici perdute, della forza vitale della memoria. Nel fluire dei ricordi, prima liberati per simpatia immediata tra un oggetto e un volto e una figura, via via riconnettentisi in trame e storie, cresce un distacco intenso. La lontananza dalle radici si svela una forma dell'essere straniero, e la memoria un meccanismo che quest'estraneità ripete all'infinito.
1 Gennaio 1985
La memoria n. 102
260 pagine
EAN 9788838902642
Angelo Rinaldi è nato in Corsica, dove ha passato un'infanzia la cui memoria tenacemente trascorre nella sua opera narrativa. Dal 1969 ad oggi ha pubblicato sei romanzi (penultimo è La dernière fête de l'Empire, 1980). È uno degli scrittori più attentamente seguiti dalla critica francese e dal pubblico. È critico letterario del settimanale «L'Express». Questa casa editrice ha pubblicato anche Le rose di Plinio (1991).
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