L’epilogo del monumentale Ciclo del Barsetshire, la contea immaginaria di uno dei classici dell’Ottocento inglese. «È sorprendente quanto poco ingiallite siano le sue fotografie» (Mario Praz). Fotografie di interni vittoriani.
Con Le ultime cronache del Barset si chiude il ciclo dell’immaginaria contea inglese – il Barsetshire appunto – inventata da Anthony Trollope, «il più tipico rappresentante del romanzo vittoriano » (Mario Praz). Al centro del romanzo, come degli altri cinque che completano la saga, campeggiano scelte vicende cardinali, fuochi di orbite ellittiche. Qui è il caso del Reverendo Crawley, devoto ed erudito, ma afflitto da un’insopportabile fila di disgrazie – e prima di tutte l’indegna povertà –, accusato di essersi indebitamente appropriato di un piccolo assegno. Nemmeno l’ecclesiastico, psichicamente stremato, riesce a ricostruire in modo coerente la vicenda, che si affianca a due storie d’amore parallele e dal diverso esito. Al momento della scomparsa dell’assegno, il Maggiore Grantly stava per chiedere la mano della figlia del reverendo, la mite Grace Crawley, ed è immaginabile quanti e quali contrasti incontrerà la loro unione. Grace è amica e confidente dell’intransigente Lily Dale, giovane incapace di superare il passato per accettare la proposta di Johnny Eames che la ama intensamente e che diventerà l’eroe positivo della tragedia, il risolutore non premiato. Da questi drammi perbene partono le correnti principali del romanzo, che riversano incessanti conseguenze su tutti i legami umani che contano. Sicché l’aratro della narrazione attraversa l’intera contea, rivoltando zolla per zolla la crosta della sua classe dirigente, fino a denudarne gli interessi, le ipocrisie, le reali motivazioni, i giochi di potere e le alleanze, passando da un interno di famiglia a un altro interno, come le pagine di un album. «Fotografie», infatti Praz definiva i capitoli del fluviale romanzesco di Trollope («ed è sorprendente quanto poco ingiallite siano le sue fotografie»), che giungono a comporre, più che l’affresco, la mappa della Contea del Barset. Che è poi la mappa della società vittoriana, disegnata con l’oggettività rassegnata, ben distinguibile dall’amarezza sociale di Dickens e dell’ironico moralismo di Thackeray, grazie alla quale Trollope conosce, dopo il successo in vita, l’ampio nuovo apprezzamento di oggi.
1 Gennaio 2009
La memoria n. 801
1152 pagine
EAN 9788838924255
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Anthony Trollope (1815-1882), autore di quarantasette romanzi, dei grandi della letteratura inglese dell'Ottocento è il meno conosciuto in Italia, nonostante lo straordinario successo tra i lettori di lingua inglese e la fortuna più recente tra i critici. Questa casa editrice di Trollope ha pubblicato: Orley Farm (1999, 2013), Lady Anna (2003, 2011), Un'autobiografia (2008), La vita oggi (2010), Natale a Thompson Hall (2019); tutti i romanzi del «ciclo del Barsetshire»: L'amministratore (2003), Le torri di Barchester (2004), Il Dottor Thorne (2005), La Canonica di Framley (2001, 2006), La Casetta ad Allington (2007) e Le ultime cronache del Barset (2009); e del ciclo Palliser: Il Primo Ministro (2014), Potete perdonarla? (2017), Phineas Finn (2018), I diamanti Eustace (2020) Il ritorno di Phineas Finn (2022), Il figli del duca (2024).
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