La scuola, l’adolescenza, i pantaloni bucati, la musica, i viaggi, i concerti: sono schegge di avventure di pace e di guerra, ricordi di fatti straordinari e peripezie famigliari con cui il protagonista racconta la sua storia. E con umorismo schizza il ritratto di una generazione.
«Mio nonno cambiava spessissimo connotati. Una volta aveva dei baffetti sottili, un’altra volta il pizzetto, qualche volta la barba. Ma sempre le mani ai fianchi e il mento puntato verso l’alto. Un retaggio. Non facciamo i mammolini! mi diceva». Svetta su tutti gli altri il ritratto del nonno. Ma ognuno dei personaggi, anche minore, che scorrono ha qualcosa di unico e vivido, un umorismo poco appariscente e persistente, un caldo ritemprante affetto non sentimentale. Sono schegge di avventure di pace e di guerra, ricordi di fatti straordinari e peripezie famigliari raccolti da bambino, con alcune irresistibili incursioni nel presente – la smemoratezza del padre e la formazione di un complesso punk –, in cui riecheggiano termini di moda e luoghi comuni usati fino a ieri e che sembrano già parole morte. Una lingua perduta che suggerisce che il soggetto di Le ultime ore dei miei occhiali forse è il tempo, il nostro passato prossimo che sembra già incredibilmente remoto. E quindi uno schizzo, un abbozzo di ritratto privo di ogni presunzione che non sia l’umorismo, di una condizione umana presente e di una generazione.
1 Gennaio 2007
Il contesto n. 17
80 pagine
EAN 9788838922435
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Nino Vetri è nato a Palermo nel 1964. Suona nel gruppo «La banda di Palermo». Con questa casa editrice ha pubblicato Le ultime ore dei miei occhiali (2007), Lume Lume (2010) e Sufficit (2012).
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