Nel delineare la condizione femminile ebraica nel Medioevo siciliano, l'autrice «ci rimanda continuamente ad un silenzioso convitato di pietra: la donna cristiana nell'Isola» (Michele Luzzati).
Qualsiasi ricostruzione della vicenda ebraica isolana non può dare adito al recupero di una immagianaria odierna «ebraicità» della Sicilia, né, per il passato, può indurre a ipotizzare vie radicalmente diverse da quelle percorse entro la cornice politica, istituzionale ed economica che venne fissandosi nel Mediterraneo e in Europa agli albori dell'età moderna. Come pare suggerire la Scandaliato, ciò che invece si può e si deve fare, nell'ottica di uno sforzo comune per recuperare valori e stimoli, è prender coscienza, attraverso un'indagine ancorata alla realtà testimoniale dei documenti, dei sacrifici che, in maniera ineguale, furono sopportati da quanti si trovarono coinvolti nelle trasformazioni - e nelle mancate trasformazioni - della società siciliana. E fra coloro che, più degli altri, sopportarono sacrifici, si individuano chiaramente in questo volume non tanto e non soltanto gli ebrei, ma anche le donne, il mondo femminile siciliano nel suo complesso. L'affermazione può apparire forse paradossale, visto che protagonista indiscutibile del saggio della Scandaliato è un gruppo, un popolo, quello ebraico, destinato nel 1492 ad essere espulso o a veder cancellata, con la violenza della conversione forzata, la sua identità. Eppure disegnando un profilo del versante femminile del gruppo ebraico siciliano, tutto teso a sottolineare la maggior considerazione in cui la donna era tenuta in ambito ebraico rispetto all'ambito cristiano, l'autrice, quasi in un gioco di contrappunto, ci rimanda continuamente ad un silenzioso convitato di pietra: la donna cristiana nell'Isola. Quanto più si insiste, infatti, nell'evidenziare il ruolo che anche nella Sicilia medievale ebbero le donne all'interno della famiglia e della società ebraica, tanto più si finisce per evidenziare l'ancor maggiore subalternità della donna nell'ambito della famiglia e della società cristiane. (Dall'Introduzione di Michele Luzzati)
1 Gennaio 1999
Nuovo prisma n. 11
220 pagine
EAN 9788838914546
Angela Scandaliato (S. Biagio Platani, 1945) insegna Storia e Filosofia al liceo di Sciacca. È membro dell'Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo e della European Association for Jewish Studies di Oxford. Ha pubblicato numerosi saggi di Storia ebraica siciliana.
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