Un «mistery romagnolo». Poche anime, ma c'è un assassino di bambini nel paese in collina: non è un pedofilo, come una favola nera coinvolge personaggi caratteristici e luoghi stregati da una memoria crudele.
La famiglia di Primo Casadei – detto anche «Terzo»: un ex spiantato diventato scrittore di successo senza aver smaltito la scorza anarcoide – torna nel paesino di origine sulle colline romagnole. Qui vivono ancora vecchi contadini dalle facce di cuoio, coriacei repubblicani dai nomi significativi e dai soprannomi ancor più dichiarativi, anticlericali sanguigni e preti combattivi. Luoghi abbastanza eccentrici da ben assorbire la bizzarria degli affetti di Primo: la moglie, splendida cinese che ha appreso a parlare romagnolo e il cattolicesimo da una radio privata; le due gemelle del tutto autarchiche; Pavolone il loro gigantesco protettore; e il vecchio Proverbio, ateo appassionato e miniera inesauribile di saggezza popolare. Ma appena giungono in paese iniziano nefandi omicidi di bambini; nel bosco, assassinii abbastanza diversi uno dall’altro, da respingere l’idea del maniaco o del killer seriale. Ci sono stati, oltre i Casadei, altri arrivi in paese: un nuovo prete, un pittore sempre in giro per i sentieri, un giovane maestro tanto colto e devoto. E i loro misteri, di cui inevitabilmente si favoleggia, si aggiungono a quelli che da sempre nelle chiacchiere dei contadini circondano i vecchi personaggi, dal medico al tenutario dell’albergo a ore. La famiglia di Primo, la sua parte attiva, è una sbilenca squadra di investigatori, ma capita, per avventura e per pietà, che frughi in quei misteri, fino a svelare, dopo che le autorità hanno chiuso l’inchiesta, un enigma che parte da lontano, dall’imperdonabile peccato di un sant’uomo. Il romanzo di Flamigni appartiene a quei polizieschi lontani sia dal thriller d’azione che dal giallo enigmistico. Sembra piuttosto obbedire alla definizione di Fred Vargas: «Il poliziesco è una specie di favola, ironica o tragica o cerebrale». Favola cattiva, a cui l’essere un «mistery romagnolo» aggiunge qualcosa in ironia e grottesco.
1 Gennaio 2008
La memoria n. 747
220 pagine
EAN 9788838922923
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Carlo Flamigni (Forlì), professore di Ginecologia e Ostetricia nell’Università di Bologna, è membro del Comitato Nazionale per la bioetica e si occupa principalmente di Fisiopatologia della Riproduzione e di Endocrinologia ginecologica. Con questa casa editrice ha pubblicato Un tranquillo paese di Romagna (2008), Circostanze casuali (2010), Senso comune (2011), Giallo uovo (2012) e La compagnia di Ramazzotto (2014).
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