L’uomo al balcone

L’uomo al balcone

Lingua originale: svedese
Traduzione di Renato Zatti
Titolo originale: Mannen på balkongen

Il capo della polizia di Stoccolma Martin Beck è alle prese con un nuovo caso: un serial killer che adesca bambine nei parchi della città. Un thriller mozzafiato contrassegnato da un finale originale.

Stoccolma è sconvolta da una serie di omicidi a sfondo sessuale. Le vittime sono delle bambine innocenti, adescate mentre giocano nei parchi della città. I pochi testimoni le hanno viste intrattenersi amichevolmente con un uomo. Evidentemente l’assassino riesce a guadagnare la loro fiducia. Il commissario capo della polizia di Stoccolma Martin Beck coordina la squadra degli investigatori tra intuizioni e problemi personali dei suoi uomini, e le incertezze e i ricordi suoi propri. Beck, come diceva Maigret di se stesso, «non pensa mai»; segue tenace e pesante le tracce che il lavoro gli porge: il lavoro di strada, sui testimoni fortuiti e distratti, sugli ambienti che si riesce a circoscrivere. E aspetta che qualcosa succeda nell’inchiesta: ed è questo, aspettare, la sua abilità principale; insieme alla memoria. Magari qualcosa a cui nessuno aveva badato all’inizio che si connette a un nuovo indizio. Questa terza inchiesta di Martin Beck, dopo i casi narrati in Roseanna e Un assassino di troppo, fu scritta nel 1967. Siamo dunque all’origine del romanzo poliziesco scandinavo, con la sua storia iniziata proprio dalla coppia Sjöwall-Wahlöö negli anni Sessanta, sicuri capostipiti del successo, oggi, di Mankell. Un sottogenere a suo modo autonomo, la cui riconoscibilità deriva verosimilmente dal contrasto che lo anima. Abbiamo una società ordinata e pulita, dentro cui il crimine taglia profondamente come la lama che affonda nel burro. Delitti gelidi e solitari, del tutto superflui, compiuti da killer confusi nell’anonimato di una vita in apparenza irreprensibile e uguale alle altre, che sollevano perciò domande angosciose e poco pratiche. In cui il difficile non è tanto trovare il disegno di una logica psicotica o maligna, quanto riuscire a intravedere quella differenza, quella crepa in una superficie sociale omogenea che riesca ad avviare la pista. E i detective sono antieroi, che non vedono l’ora della pensione; e cercano come si cerca la polvere sotto i tappeti di una casa ossessivamente pulita con la frustrazione di essere i soli a conoscerne la presenza. Navigatori di un malessere opaco e diffuso.

2006

La memoria n. 686

292 pagine

EAN 9788838921353

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autori

Maj Sjöwall

Maj Sjöwall (Stoccolma, 1935-Landskrona 2020) ha scritto con Per Wahlöö i dieci romanzi in dieci anni (1965-1975) che compongono la serie celebre in tutto il mondo del commissario Martin Beck, tutti pubblicati da Sellerio. Essi sono il modello riconosciuto del genere cosiddetto «procedurale» e del poliziesco scandinavo. Sellerio ha pubblicato anche i racconti de Il milionario (2012) e La donna che sembrava Greta Garbo (2016) scritto a quattro mani con Tomas Ross.

Altri titoli in catalogo

Maj Sjöwall

Per Wahlöö

Suggerimenti

Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche:

X

Suggerisci il libro ad un amico

Caro lettore, inserisci i tuoi dati e quelli di una persona alla quale desideri inviare questa segnalazione. Puoi inoltre aggiungere un messaggio per personalizzare la e-mail.

Leggi e accetta l’informativa sulla privacy ▽

X

Inviaci la tua recensione

Caro lettore, se desideri puoi inviarci la tua recensione di questo libro e condividerla con altri lettori.
I contenuti inseriti in questa pagina saranno pubblicati sul sito nei prossimi giorni, previa valutazione dell’editore.

Massimo 1800 caratteri

Leggi e accetta l’informativa sulla privacy ▽

X

Scrivi all’autore

Cari lettori, se volete scrivere ad uno dei nostri autori saremo lieti di inoltrare le vostre lettere.
Tuttavia, vi ricordiamo che non possiamo assicurarvi una risposta.

Leggi e accetta l’informativa sulla privacy ▽