Tra la tradizione borgesiana e quella del giallo rigorosamente razionalista, con uno sguardo critico sulla realtà.
Nel 1953, ventiseienne, Rodolfo Walsh raccoglieva in un'antologia dieci racconti polizieschi scritti da narratori argentini e, in quello stesso anno, pubblicava una serie di tre suoi racconti polizieschi sotto il titolo Variazioni in rosso. Intanto, a partire dal 1940, Jorge Luis Borges - attivamente coadiuvato da Adolfo Bioy Casares e da Silvina Ocampo - aveva cominciato a indicare nel romanzo poliziesco un'importante struttura di racconto e anche, con pseudonimo, in collaborazione, a esercitarsi nella scrittura di narrazioni di questo tipo, come i famosi Sei problemi per don Isidro Parodi. Così, una decina di anni dopo, la comparsa sulla scena letteraria di Rodolfo Walsh - che fin dal 1944 lavorava oscuramente presso una casa editrice di Buenos Aires come correttore di bozze e traduttore di romanzi polizieschi - ha motivo di apparire inserita nel disegno di una trama che andava tessendosi nell'Argentina di quel periodo. Tuttavia, se la vita e l'opera di Borges si sarebbero sempre tenute lontane dall'attualità politica, non così sarebbe accaduto per Rodolfo Walsh, che, dopo aver dato prova di saper articolare trame poliziesche sull'esempio dei maestri più illustri, si sarebbe coinvolto nel vivo degli eventi del suo tempo. Né, da parte sua, ci sarebbe stato risparmio di energie o di spirito polemico quanto all'indagare non più nell'immaginario, bensì nella realtà più dolorosa deI suo paese. Fino a quel 24 marzo 1976 in cui, ritenuto personaggio troppo scomodo dalla dittatura militare argentina, sarebbe stato sequestrato e messo per sempre a tacere.
1998
La memoria n. 418
224 pagine
Fuori catalogo
Rodolfo Walsh nasce nel 1927, a Choe-le-Choel, in Argentina. È autore di alcuni testi narrativi fra cui Los oficios terrestres (1965), Un kilo de oro (1967), Un oscuro día de justicia (1973) e Variazioni in Rosso (pubblicato da questa casa editrice nel 1998). Operazione Massacro (1957) fa parte di una serie di reportage, libri verità che fecero scalpore, assieme a ¿Quién mató a Rosendo? (1969) e il Caso Satanowsky (1973). Il 25 marzo 1977 è stato assassinato dalle squadre della dittatura militare argentina.
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