Articoli per giornali e riviste, interviste e ritratti di persone; resoconti di viaggi e di amicizie; appelli per campagne militanti e spiegazioni sul funzionamento delle istituzioni; digressioni autobiografiche, confessioni personali: una vita straordinariamente ricca, «a cavallo tra lingue e culture, tra Germania e Italia e tra ebraismo e cattolicesimo».
C’è stato in Italia un politico-impolitico che ha avuto il coraggio di guardare alla presenza umana sulla terra e alla convivenza fra persone e genti diverse con una intelligenza profonda e una generosità di sentimenti che i tempi stretti e la selezione al ribasso della politica di norma escludono. È stato Alexander Langer, che ha fatto tesoro di una formazione famigliare e regionale incline all’uso di più lingue, al confronto di più popolazioni e tradizioni, all’ingombro e all’invito dei confini. Quando ha deciso di uccidersi – a Firenze, in un giorno d’estate del 1995 – Langer era parlamentare europeo, e in quel ruolo si era prodigato nei luoghi in cui la vecchia storia del mondo tornava a mettere in scena l’odio, l’insofferenza, la brutalità delle superbie nazionaliste, delle guerre di sopraffazione e delle pulizie etniche; come nei luoghi in cui la storia umana arriva sull’orlo della distruzione del mondo stesso, delle sue risorse naturali e della sua bellezza. La Bosnia e il Kossovo, l’Amazzonia o il Messico: l’intero mondo minacciato è stato la patria di questo campione delle piccole patrie, a partire da quel suo Sudtirolo in cui riconosceva la ricchezza della convivenza e la meschinità della misconoscenza reciproca. È qui pubblicata una molto ampia raccolta di scritti che cominciano dal primo impegno religioso e civile dell’adolescente Langer. Sono articoli per giornali e riviste, testi di interviste e colloqui, ritratti di persone e resoconti di viaggi e incontri e amicizie – da don Milani a Ivan Illich e Reinhold Messner –, appelli per campagne militanti e spiegazioni sul funzionamento delle istituzioni, digressioni autobiografiche e confessioni personali, come la bellissima lettera al «Caro San Cristoforo». Si troverà qui, con meraviglia, un libro di testo vivace e lungimirante per chiunque voglia misurarsi col nostro destino su questa terra, e la testimonianza di una vita invidiabilmente ricca di lingue parlate e ascoltate, di viaggi e di incontri, e soprattutto, nonostante la stanchezza, di amore.
23 Luglio 2015
La memoria n. 1007
496 pagine
EAN 9788838933806
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Alexander Langer è nato a Sterzing (Vipiteno-Bolzano) nel 1946, ed è morto suicida a Firenze, nel luglio del 1995.
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: