Il racconto di due viaggi, prima a New York e poi a Matera, diventa l'occasione per ricostruire la storia del giovane compagno del protagonista.
«Nei giorni indicati fra le pagine di questo libro, sono davvero stato prima a New York e poi a Matera. Del pari, in entrambe le città ho davvero registrato come in un diario pezzi di quanto mi vedevo accadere intorno. Comunque sia, solo in un secondo tempo - a qualche mese di distanza, rileggendo gli appunti presi - ho visto che tutto girava intorno a una storia lì rimasta evitata. Allora ho deciso di fare ritorno su quello che avevo scritto, per affacciarmi sulle sue lacune e per contornarle. È stato in questo modo che sono riuscito a recuperare la storia di Junior e quella di me senza di lui a New York, e con lui, a Matera. Ma, mentre davo forma a Junior e ne introducevo il nome fra i miei appunti, ha cominciato a fare la sua comparsa anche una serie di personaggi sloggiati da altrove. Un altrove fatto, questa volta, di parole e di immagini, anziché di memoria personale. Mescolandosi il signor Ramírez e Larry, Eiji Okada, la donna francese e quell'altra donna, in viaggio da Torino, hanno voluto partecipare con la loro storia a quella che stavo raccontando. Rispetto alle frasi buttate giù a New York e a Matera, credo che nessuna sia stata eliminata e, forse, neppure modificata. Ogni dettaglio annotato, in merito a quanto visto e fatto, è stato rispettato, passando indenne dalla prima stesura a quelle successive. Però, mentre Junior e tutti gli altri intervenivano e si legavano nell'insieme, una modificazione si è imposta mio malgrado, agendo sulla realtà registrata. Organizzando con parole scritte certi momenti della mia vita, selezionandoli, assoggettandoli alle esigenze del raccontare, ho messo una distanza nei confronti di quegli stessi momenti. Li ho depurati, li ho chiusi in una compostezza che all'origine non avevano, li ho spinti dentro una trama più vasta, di ordine generale. È così che - voglio pensare, alla fine di questo lavoro - mi ritrovo ad avere scritto, in forma di diario, un romanzo». Angelo Morino
1 Gennaio 2002
La memoria n. 549
228 pagine
EAN 9788838918018
Angelo Morino, noto ispanista e contemporaneista, professore universitario, traduttore dei grandi narratori latinoamericani, quali Gabriel García Márquez, Mario Vargas Llosa, Osvaldo Soriano, Marco Denevi, Manuel Puig, scrittore di testi di narrativa e saggi critici, è morto nel 2007 a cinquantasette anni. Con questa casa editrice aveva svolto una lunga e amichevole, preziosa collaborazione, non solo da curatore ma anche suggerendo e indicando un numero considerevole di testi da pubblicare che spesso esulavano dalle letterature di cui era specialista. Altri suoi libri nel catalogo Sellerio, La donna marina (1984), Cose d'America (1995), Nome e cognome di donna. Assunta Spina (1996), Marta Riquelme ovvero Non toccare la donna bianca (1996), Il cinese e Marguerite (1997), Il libro di cucina di Juana Inés de la Cruz (1999), In viaggio con Junior (2002), Rosso taranta (2006) e Quando internet non c'era (2009).
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: