Il Vij, nella fantasia di alcuni popoli russi, è il capo degli gnomi, i cui occhi hanno palpebre che arrivano a terra.
In una nota a questo racconto, Gògol spiega: «Il Vij è una colossale creazione della fantasia popolare. Con tal nome si chiama presso i Piccoli Russi il capo dei gnomi, i cui occhi hanno palpebre che arrivano fino a terra. Tutto questo racconto è una tradizione popolare. Io non ho voluto alterarla in nulla e la racconto quasi con la stessa semplicità di come l'ho sentita». Ma si badi al quasi: in cui si contiene quel che una popolana siciliana diceva a uno studioso del folclore: «niente è il racconto, tutto sta nel come si porta». E Gògol lo porta impareggiabilmente, e specialmente nel calare il meraviglioso, l'inverosimile, il trasumano nella realtà sordida e famelica di un seminario, sicché l'orrore del Vij sembra diventarne parte.
1 Gennaio 1981
La memoria n. 31
80 pagine
EAN 9788838901935
Non disponibile
Di Nikolàj Gogol' (1809-1852) questa casa editrice ha pubblicato anche Roma (2000).
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