Una fiaba mondana, nello stile pieno di questo amato e fortunato scrittore, un intrico giallo-rosa, da cui però non è detto sia escluso l'incubo.
Una fiaba mondana, nello stile pieno di questo amato e fortunato scrittore (i dialoghi eleganti per cui Maugham andava celebre, i salotti intelligenti, la vita dolce leggera e integra di personaggi che generazioni di privilegio dotavano di uno stile tale da rendere naturale e giustificare il privilegio medesimo: e su tutti il più grande dei privilegi, l'essere inglesi). La scena è una nobile villa sulle colline fiorentine dove una giovane vedova inglese cerca di dimenticare i danni dell'amore, in scelta compagnia di suoi compatrioti giramondo. La attende un nuovo matrimonio, con un uomo maturo e posato, di solidissima posizione. Ma l'improvvisa tragedia di un uomo misterioso - non è un omicidio, ma poteva esserlo, soprattutto ogni cosa si dispone perché lo sembri - viene come la tempesta che sconvolge un panorama falsamente terso. Da questo inizio, un altro scrittore avrebbe continuato l'incubo di un thriller, e invece il grande artigiano ottimista che è Maugham cesella un intrico giallo-rosa, da cui però non è detto sia escluso l'incubo. La trappola dell'amore è più insidiosa della trappola dell'omicidio.
1 Gennaio 1994
La memoria n. 317
132 pagine
Fuori catalogo
William Somerset Maugham (Parigi, 1874-Nizza, 1965) ha scritto drammi, racconti e romanzi di vasta popolarità, tra cui Schiavo d’amore (1915), La luna e sei soldi (1919), Pioggia (1932), Il filo del rasoio (1944), Catalina (1948). Questa casa editrice ha pubblicato Il fantasma nell’armadio (1993), Lo spazio angusto (1994) e Una vacanza a Parigi (1997). La villa sulla collina è del 1941.
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: