L'appassionante ritratto del grande operista che avrebbe potuto cambiare, se fosse vissuto abbastanza, la storia del melodramma italiano.
Gioacchino Lanza Tomasi, con questa prima biografia di Vincenzo Bellini, offre l'appassionante ritratto di un operista che avrebbe potuto cambiare, vivendo abbastanza, la storia del melodramma italiano.
1 Gennaio 2001
Il divano n. 184
192 pagine
EAN 9788838917400
Gioacchino Lanza Tomasi (Roma 1934 - Palermo 2023), terzogenito di Fabrizio Lanza conte di Assaro e di Conchita Ramirez di Villaurrutia, segue la famiglia a Palermo nel 1944. Nel 1954 entra nel circolo dei giovani attratti dalla personalità di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e della moglie Alessandra. Nasce un’affinità elettiva con il principe, suo lontano cugino, che lo adotta poco prima di morire.
A ventidue anni sposa Mirella Radice, da cui avrà due figli, e inizia un’attività di critico musicale su vari giornali e riviste italiane ed estere. Tra le sue pubblicazioni: Le ville di Palermo, Castelli e monasteri siciliani, Guida all’opera, Gusto del silenzio rossiniano, Ernani, Erik Satie e la musica del surrealismo, e con Sellerio Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Una biografia per immagini (1998, 2024), Vincenzo Bellini (2001) e, postumo, Lampedusa e la Spagna (2024). Ha insegnato Storia della musica all’Università di Salerno dal 1970, e dal 1983 ha conseguito l’ordinariato all’Università di Palermo. È stato direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo, dell’Accademia Filarmonica Romana, del Teatro dell’Opera di Roma, dell’Orchestra e Coro della RAI di Roma, del Teatro Comunale di Bologna. Dal 1996 al 2000 è stato direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York, dal 2000 al 2007 è stato sovrintendente del Teatro di San Carlo di Napoli e nel 2015 dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa.
Rimasto vedovo nel 1981, si è risposato con Nicoletta Polo, da cui ha avuto un figlio. Nel 1995, insieme alla moglie Nicoletta, ha curato per Mondadori l’edizione critica di tutte le opere di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nella collana «I Meridiani».
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