Le vite del conte di Cagliostro; quella parallela del suo alter ego, Giuseppe Balsamo da Palermo; e quelle che sotto l'una o l'altra identità il grande avventuriero visse nelle sue città. Una biografia classica e singolare.
«A Rovereto come a Londra, s'accettavano scommesse. Desideravano con impazienza far luce su quel mistero: che cosa avevano in comune il conte di Cagliostro e Giuseppe Balsamo». Le vite di Cagliostro, in questa singolare e classica biografia, non sono soltanto le due vite identiche o enigmaticamente, magicamente, parallele: quella di Alessandro Cagliostro, il conte, il gran medico, il mago, il filantropo, l'alchimista, l'ipnotista, il massone; e quella di Giuseppe Balsamo il disegnatore palermitano, l'avventuriero, l'imbroglione, l'illusionista, il ciarlatano. Sono anche tutte le vite che il trasformistico conte-avventuriero, il quale affascinò Dumas e coinvolse Goethe, riusciva a costruirsi in ogni città europea dove andava o in cui era costretto a rifugiarsi; e tutte le vite che gli ammiratori attratti dal suo magnetismo vedevano, e quelle che i detrattori da lui traditi denunziavano. Questo libro, esatto come una biografia scientifica, scritto come un romanzo, le ricostruisce. Il suo interesse singolare è che esso abbandona l'onnoscienza dello storico narratore, ma cerca di affidarsi agli occhi e alla testimonianza dei contemporanei che convissero con Cagliostro-Balsamo le avventure: dai vicoli tortuosi di Palermo, alla Roma papalina dell'incontro con Lorenza, agli splendori di Parigi e Londra, alle carceri inquisitoriali. Il risultato è l'articolarsi di una specie di inchiesta o di caccia dietro tutte le tappe di un gran mistero, sul quale alla fine il giudizio fluttua sospeso.
1 Gennaio 2005
La memoria n. 654
564 pagine
EAN 9788838919824
Constantin Photiadès, critico letterario e musicologo della prima metà del Novecento, frequentatore del bel mondo, amico intimo della poetessa Anna de Noailles e di un personaggio caro a Proust, la principessa Hélène de Chimay, oltre a questo Le vite del conte di Cagliostro, ha scritto George Meredith e La Reine des Lanturelus: Marie-Thérèse Geoffrin, marquise de la Ferté-Imbault.
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