«Imbalsamare i greci e i romani li ha privati della loro forza, cioè della loro conflittuale modernità» (dall’Introduzione di Luciano Canfora).
Una riflessione su come cambia il ruolo dei classici nella vita quotidiana attraverso sei storie che conquistano e fanno riflettere firmate da alcuni tra i grandi autori del momento.
«Odio i classici. Sono un orrore, un incubo. Tanto per cominciare, chi sarebbero questi classici? Avevo sempre pensato che fossero gli scrittori, i filosofi e gli scultori vissuti in Grecia e a Roma tantissimi anni fa. E invece no, un bel giorno ho fatto la scoperta che sono ritenuti classici anche autori come Dante, Balzac, Kant e pittori come Velázquez e Michelangelo. Tutta gente vissuta un mucchio di tempo dopo i classici veri, quelli con la toga, il barbone e i sandali di cuoio, per intenderci. Come sarebbe? Quello che non è classico, non dovrebbe essere moderno? Sembra di no. Dicono sia classico tutto quello che è successo nella cultura molto tempo fa ma che funziona ancora oggi come una specie di guida, per indicarci la strada. Però non mi convince neanche questo».
A.G.B.
«Imbalsamare i greci e i romani li ha privati della loro forza, cioè della loro conflittuale modernità» (dall’Introduzione di Luciano Canfora).
La conflittuale modernità dei classici è il tema di questo libro: racconti e riflessioni in forma narrativa. Alicia Giménez-Bartlett, in un’ironica Apologia, ritrae un’adolescente, che ripete «Odio i classici». La presenza mutevole, nelle stagioni della vita, di Ulisse, il prototipo dell’avventura, è il percorso di Francesco Cataluccio. Daria Galateria illustra la virtuosa avarizia che predilige i classici. Fabio Stassi immagina uno scenario fantascientifico: una specie invincibile di tarli ha aggredito le biblioteche. Tanti scrivono senza essersi fatti le ossa sui classici, per Roberto Alajmo: è la prevalenza del bonghista. Scott Spencer legge Delitto e castigo senza trascurare le serie televisive, per profilare il futuro dell’attrazione per i grandi libri.
4 Giugno 2020
Il divano n. 325
144 pagine
EAN 978838940576
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Roberto Alajmo (1959) vive a Palermo. Tra i suoi libri: Notizia del disastro (2001, Sellerio 2022), Cuore di madre (2003), È stato il figlio (2005), da cui è stato tratto nel 2012 l’omonimo film diretto da Daniele Ciprì, Palermo è una cipolla (2005), L’arte di annacarsi (2010). Con questa casa editrice ha pubblicato inoltre Carne mia (2016), L’estate del ’78 (2018), Repertorio dei pazzi della città di Palermo (2018), Io non ci volevo venire (2021), La strategia dell'opossum (2022), La boffa allo scecco (2023), Abbecedario siciliano(2023), Il piano inclinato (2024).
Francesco M. Cataluccio ha studiato filosofia a Firenze, letteratura e storia dell’arte a Varsavia. Si occupa dei programmi culturali di Frigoriferi Milanesi. Scrive, in forma digitale, sul «Post», «Engramma» e «doppiozero». Ha curato le edizioni italiane delle opere di Witold Gombrowicz e Bruno Schulz. Ha scritto: Immaturità. La malattia del nostro tempo (2004) e Che fine faranno i libri? (2010). Con questa casa editrice ha pubblicato: Vado a vedere se di là è meglio. Quasi un breviario mitteleuropeo (2010, Premio Dessì per la letteratura), Chernobyl (2011), L’ambaradan delle quisquiglie (2012) e La memoria degli Uffizi (2013).
Daria Galateria (Roma, 1950) insegna Lingua e Letteratura francese nell’Università di Roma «La Sapienza». Ha scritto André Breton (Milano, 1977) e ha curato la prima edizione commentata della Ricerca del tempo perduto di Proust, di cui ha pure pubblicato i primi quaderni preparatori (1988). Si è occupata di Buffon, di Jean Giono e di Paul Morand. Per questa casa editrice ha curato numerosi volumi, tra cui Madame de Duras, Il segreto (1988), Charlotte Robespierre, Memorie sui miei fratelli (1989), Nicolas-Edmé Restif de la Bretonne, Lettera a una scimmia (1995), Raymond Radiguet, Il ballo del conte d’Orgel – e ha pubblicato Parigi 1789 (1989), Il tè a Port-Royal (1995), Fughe dal Re Sole. Memorie di cortigiani riluttanti (1996), Entre nous (2002), Mestieri di scrittori (2007), Scritti galeotti. Narratori in catene dal Settecento a oggi (2012) e L'etichetta alla corte di Versailles. Dizionario dei privilegi nell’età del Re Sole (2016).
Alicia Giménez-Bartlett (Almansa, 1951) è la creatrice dei polizieschi con Petra Delicado. I romanzi della serie sono stati tutti pubblicati nella collana «La memoria» e alcuni poi riuniti nella collana «Galleria». Ha anche scritto numerose opere di narrativa non di genere, tra cui: Una stanza tutta per gli altri (2003, 2009, Premio Ostia Mare Roma 2004), Vita sentimentale di un camionista (2004, 2010), Segreta Penelope (2006), Giorni d’amore e inganno (2008, 2011), Dove nessuno ti troverà (2011, 2014), Exit (2012, 2019) e Uomini nudi (2016, Premio Planeta 2015). Nel 2006 ha vinto il Premio Piemonte Grinzane Noir e il Premio La Baccante nato nell’ambito del Women’s Fiction Festival di Matera. Nel 2008 il Raymond Chandler Award del Courmayeur Noir in Festival.
Scott Spencer è nato nel 1945 a Washington, ed è autore di undici romanzi. Ha collaborato con Rolling Stone, il New York Times, The New Yorker, GQ e Harper’s, ha insegnato scrittura alla Columbia University e al Workshop per scrittori della University of Iowa. Un amore senza fine (1979, Sellerio 2015 e 2023 nella nuova traduzione di Tommaso Pincio) è stato un bestseller mondiale, e dal romanzo sono stati tratti due film, il primo diretto da Franco Zeffirelli (1981) e il secondo da Shana Feste (2014), entrambi accolti da critiche feroci. Con questa casa editrice ha pubblicato anche Una nave di carta (2019), romanzo finalista al National Book Award e Un oceano senza sponde (2022).
Fabio Stassi (Roma, 1962) ha pubblicato con Sellerio: L’ultimo ballo di Charlot, tradotto in diciannove lingue (2012, Premio Selezione Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio Centolibri), Come un respiro interrotto (2014), un contributo nell’antologia Articolo 1. Racconti sul lavoro (2009), Fumisteria (2015, già Premio Vittorini per il miglior esordio), Angelica e le comete (2017), Mastro Geppetto (2021, Premio Dessì 2022, Premio Benedetto Croce 2022, Premio Stresa 2022), il «discorso» sul potere terapeutico dei versi di Dante E d'ogni male mi guarisce un bel verso (2023) e Bebelplatz. La notte dei libri bruciati (2025); e inoltre i romanzi con protagonista il biblioterapeuta Vince Corso, La lettrice scomparsa (2016, Premio Scerbanenco), Ogni coincidenza ha un'anima (2018), Uccido chi voglio (2020), Notturno francese (2023). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (2013, 2016) e di Crescere con i libri. Rimedi letterari per mantenere i bambini sani, saggi e felici (2017).
A Fabio Stassi è stato conferito dalla sezione tedesca del PEN International il Premio Hermann Kesten 2024 per la difesa della libertà di parola.
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