è uno fra gli autori che mi piace leggere
È la storia di un’amicizia. Uno scrittore oggi maturo, un maestro per molti, e un lettore delle sue opere che hanno camminato finora in equilibrio sul filo di un’intesa trasognata e terrena. L’hanno fatto senza rete, tenendosi d’occhio negli anni. Insieme sono riusciti a guardare dentro il mistero delle parole. Per un tempo più o meno lungo Camilleri,con la lucidità dei saggi,ha composto l’autobiografia di Montalbano con tagliante intelligenza e con una lingua che canta il nostro tempo come nessun’altra.Poi arriva la malattia del maestro, e la corda su cui camminavano lo scrittore e il lettore comincia a tremare.È in quel momento, quando il filo è incerto, che il maestro comincia a raccontare del funambolismo e della caduta del suo protagonista, perché così può sperare di non perdere l’equilibrio. Il romanzo è un ballo intorno all’abisso delle parole, del nonsenso, del simil vero,dell’ inverosimile e del sogno. Camilleri ha una scrittura capace di mettere il naso dove cominciano le parole taciute, gli omissis. È inevitabile che, a partire da lì,dalla responsabilità delle parole, Camilleri tocchi i temi a lui cari, mostrandoci quello che abbiamo sotto gli occhi, e insieme ai temi le passioni che lo hanno accompagnato. Il romanzo accende l’intelligenza, la curiosità, la nostalgia come ci trovassimo di fronte alla mappa di noi stessi,un luogo che possiamo visitare, con la complicità e la guida dello scrittore che lo ha abitato, che lo ha costruito, che lo ha custodito per noi. Complessa è la relazione che instaura con Montalbano, a lui regala l’accesso allo scantinato dei suoi pensieri, la nostalgia e a lui dona pure l’esempio più esaltante di trasfigurazione narrativa in un finale che celebra il prodigio della grande scrittura con la forza irreprimibile dell’umano.
31 Maggio 2018
La memoria n. 1101
304 pagine
EAN 9788838937965
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4