E’ raro che uno scrittore eterosessuale e cisgender riesca a rendere in modo molto veritiero e umanizzante l’esperienza che vivono la gran parte delle persone transgender, eppure Pajtim Statovci, scrittore finlandese di origini kosovare, è riuscito magnificamente in questa impresa, impressionando pure me, che sono spesso scettico e prevenuto quando si parla di scrittori cisgender. Il romanzo inizia nell’Albania degli anni 90: delle rivolte, della guerra, della povertà e della corruzione politica, di quel periodo storico così vicino a noi eppure così trascurato, tanto da essere ignorato da tantissime persone che oggi hanno 20 anni, nate proprio negli anni in cui accadevano le guerre jugoslave. Il protagonista del libro cambia spesso identità perché è quello che succede quando dal tuo paese ci devi scappare per salvarti la vita, ma quello che colpisce ancora di più è la sua oscillante identità di genere, che non lo rappresenta come personaggio lgbtq e basta, ma come un vero e proprio futuro roseo. Una persona che ha il mero bisogno di cambiare, e una persona che ha necessità di cambiare sempre, perché se si scappa dal proprio paese per necessità sembra sempre che tu non sia benvenuto da nessuna parte. Devi cambiare per farti piacere a chi di dovere. E' stato molto interessante leggere un uomo che non solo cambia lingua, cambia storia, ma cambia anche il proprio genere, perché questa è la grande verità che ogni persona trans ha con sé: devi scegliere come farti percepire, puoi scegliere come farti percepire. Certo, forse per alcuni tratti il libro può apparire velatamente transfobico, come nelle scene di violenza in Germania, ma attenzione: questo non è un libro su una persona trans. E’ un libro su un’esperienza di vita che un enorme numero di persone hanno vissuto.
2020
Il contesto n. 108
272 pagine
EAN 9788838939792
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4