"Ascoltavo la terra... a volte sillabavo suoni e li regalavo agli alberi o alla pioggia". Quando un libro ti lascia senza parole per giorni, diventa difficile trovarne di giuste per dare un giudizio che sia il più possibile obbiettivo. Personalmente mi ha lasciato un gran senso di felicità, pur nella profonda tristezza finale (ho pianto alla fine), poichè non c'è nulla di più bello che leggere un libro che appaga i sensi. La corimante è un libro edito da Sellerio nel lontano 1993, scritto dalla allora cinquantenne Marcella Cioni. L'autrice è una delle migliori penne che abbia mai letto.La sua scrittura, barocca e precisa crea un andamento lento e di spessore nella lettura. "Lento e di spessore" però non deve far credere che si tratti di un libro spento e difficile, al contrario. E' scrittura ammaliante e fascinosa tipica di una fattucchiera, di una strega. La corimante è un libro pieno di scorci di vita, scritto da una donna dotta e capace di rappresentare la mente umana attraverso similitudini e categorie inequivocabili e complete."... e quel dolore stranito, a poco a poco, divenne un feto ossificato dentro me, senza placenta e sangue che nutre".Sullo sfondo della seconda guerra mondiale, uno scorcio storico che si presenterà in tutta la sua durezza solo nell'ultima parte del libro, si svela la vita di Ione, corimante ovvero fattucchiera per diritto di nascita. Lo era la madre, lo era la nonna, lo sarà lei, corimante, per tutta la vita."... ora so che la felicità è appena uno sbarbaglìo che ci fa cogliere, a un tratto, tutto illeso e concorde". Nella ricerca di un affrancamento da questa condizione, Ione da adolescente diventerà donna, incarnando un'idea di remissività e silente devozione tipiche della sua essenza di corimante.
1 Gennaio 1993
La memoria n. 289
224 pagine
EAN 9788838909542