IL RITORNO DI CAMILLERI ...non del commissario Montalbano, il suo più celebre personaggio, ma della grande sagacia (ma si dice poi così?) narrativa del suo autore. Da tempo aspettavo, e in buonissima compagnia dato il suo nutrito seguito di appassionati, uno sfavillante ritorno, dopo qualche romanzo non sempre all'altezza delle aspettative. Un ritorno in gran forma dell'accoppiata Camilleri-Montalbano che può essere agevolemnte paragontao all'exploit de "Il ladro di merendine", il romanzo più riuscito della celebre saga che l'ha fatto conoscere al grande pubblico. Con l'ultimo "Una lama di luce" (anche grazie alle "iperboliche" prefazioni di Salvatore Silvano Nigro) il paragone con l'altro romanzo diventa molto più che papabile, si ri-discende nell'interiorità del personaggio, e il cerchio comincia a stringersi sul serio...un vera, trafiggente lama di luce. Camilleri non è uno scrittore, è un TESSITORE che compone atrame di architetture a tavolino, e poi intreccia sapientemente i fili delle storie, talvolta allenatndo di quà, e girando a doppio nodo di là. Stavolta solo un amaro sospetto rompe il dulcis in fundo... che la perfezione di questa sua ultima opera sia una sorta di canto del cigno, quasi un commiato dal fedele lettore: il cerchio de "Il ladro di merendine" si chiude su sè stesso? Una lettrice affezionata.
Ho letto, come al solito, il libro in poche ore. La lingua utilizzata mi fa andare lenta e quindi mi fa gustare ancora di più lo stile. A metà libro avevo capito che si sarebbe conclusa definitivamente la storia di un personaggio comparso nei primi romanzi, altrimenti perchè citarlo? Devo dire che mi sono sentita accopagnata magistralmente alla "sorpresa finale" che tanto sorpresa non è stata, anzi da quando Livia ha cominciato a stare male senza motivo l'ipotesi è diventata certezza. Invece di sentirmi delusa ho apprezzato come è stato descritto il tutto. Non so esprimere emozioni profonde attraverso la scrittura e quindi non mi ci provo. Questo è un libro che mi ha coinvolto nell'intimo. La trama da "giallo" non era il massimo, la pseudo storia d'amore era da Confidenze e non credo che Livia verrà mai cancellata dalla vita di Montalbano perchè serve a definire meglio il personaggio del protagonista e il pubblico è conservatore (come si potrebbe togliere Catarella?). Nonostante ciò questo libro mi ha colpito e arrivo a dire che nella mia graduatoria personale è un libro "bello". L'autore è sicuramente uno scrittore "con i fiocchi".
7 Giugno 2012
La memoria n. 893
272 pagine
EAN 9788838927058
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4