Un covo di vipere è uno dei romanzi in cui Camilleri dà il meglio di sé, scritto con mano felice quando la creatività prende e sorprende chi scrive. La storia affrontata è scabrosa e a tratti indecorosa, ma l’autore sa trattarla con estrema delicatezza e trasfigurarla in una sorta di tragedia greca. L’omicidio del ragioniere Cosimo Barletta apre scenari oscuri ed inquietanti, la vittima, uccisa due volte da due ipotetici assassini, è un essere fuori dai limiti, ributtante, dal fondo dell’animo sordido e amorale: affarista senza scrupoli, usuraio, amante compulsivo di giovani donne ricattate o comprate dal vile denaro. L’indagine si espande a macchia d’olio e dall’ucciso ai due figli, alle sue frequentazioni femminili, ne scaturisce un universo umano pregno di segreti e zone d’ombre, ma è la famiglia su cui si accentra la lente d’ingrandimento, un covo di vipere appunto, un gorgo oscuro e nero che tutto inghiotte. Un romanzo che sta a metà tra il noir e il dramma psicologico, si legge con intensità perché è l’intensità emotiva che sostiene questo romanzo e la formidabile formazione culturale dell’autore compresa la sua vocazione teatrale e per i dialoghi e per le inquadrature delle scene.
30 Maggio 2013
La memoria n. 929
272 pagine
EAN 9788838930539
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4