Piccolo gioiellino scritto con sapiente semplicità dal pisano Marco Malvaldi. Questo breve noir ambientato in un bar di paese della provincia pisana ti prende anche per lo stile di scrittura che alterna momenti di humour toscano con un poliziesco alla Montalbano toscano. Assai divertenti dei momenti e la parlantina del protagonista barista Massimo che gestisce la sua clientela di ultra ottantenni con la scioltezza di un navigato responsabile di un reparto di geriatria. Difficile trovare un poliziesco che sappia alternare un omicidio a momenti di spiccata ilarità, specialmente nelle descrizioni delle maldestre azioni del commissario Fusco. Non aspettatevi un Poirot o un Maigret e nemmeno un Montalbano ma per me questo noir toscano è una piccola perla e Malvaldi sa certamente farsi leggere con piacere! Adesso vado a caccia di altri suoi scritti...
Se non vi aspettate gli intrighi di Camilleri; se non chiedete le nuvole e i meccanismi di una Vargas; se non avete nostalgia del nero Carlotto, ecco, allora questa è, semplicemente, una bella storia, dove, a un certo punto, appare un morto, e le parole vanno avanti, costruendo personaggi e ambiente, delineando un protagonista che ha già in sé le caratteristiche (positive) della serialità. Si chiude il libro pensando che, ora che conosciamo il barrista e i vecchi briscolanti, e abbiamo capito come si gioca a briscola in cinque e come si vive in un bar della Pineta, possiamo procedere e leggere un altro capitolo della saga. Insomma, un libro che ha il sapore di un assaggio leggero e fa venire voglia di continuare a gustare il resto. Tra l?altro, scritto bene, con tutte le virgole al posto giusto e i congiuntivi a modino (anche se questo dovrebbe essere un appunto inutile, e invece ?ahimè? diventa sempre più necessario). Manca soltanto una parentesi, ma chiudiamo un occhio, e attendiamo di leggere i prossimi. p.s.: devo esser l?unica a non aver capito (fino alla fine) chi era il colpevole :-(
Ho acquistato da Sellerio questo libro e come ho scritto nella recensione del mio sito web personale sulla briscola chiamata ( o briscola in 5 ) http://www.biska.com/la-briscola-in-cinque-di-marco-malvaldi.html consiglio vivamente l'acquisto di questo libro, non solo agli amanti del gioco di carte briscola, ma anche agli amanti dei gialli con dinamiche sociali sotto ben spiccate.
Mi è piaciuto il modo semplice, privo di qualunque affettazione, con cui Malvaldi articola la trama, e il linguaggio scorrevole, simpatico.La vicenda gialla non brilla per originalità ma il libro si legge volentieri, perchè onesto nelle premesse e poi nel contenuto.
Il giallo è avvincente, l'ho letto dalla mattina al pomeriggio di un giorno di ferie d'agosto... Sono toscano e il linguaggio familiare mi ha fatto sganasciare dal ridere, soprattutto in certi modi di dire particolarmente "forbiti" della nostra terra. I simpatici omini rompiballe del bar sono così ben delineati che li puoi scambiare per quelli del bar che ciascun toscano frequenta nel proprio paese. Vedo un po' Camilleri in toscano per l'uso del vernacolo, sicuramente più immediato il linguaggio di Malvaldi, probabilmente per l'età più giovane (e più simile alla mia) rispetto all'autore siciliano e non escludo proprio perché da corregionali non devo riflettere sul "parlato". Spero davvero di poter leggere ancora qualcosa di Malvaldi.
Caro Marco. Ho letto il tuo romanzo di esordio e sono veramente esntusiasta di come hai saputo miscelare gli elementi classici del giallo con l'atmosfera tipica livornese. E questo per un pisano è veramente incredibile! A parte le battute, il mio augurio da lettrice e studiosa di gialli è che tu possa continuare e avere il successo che meriti. Ringraziamenti anche alla Sellerio, che rimane la mia casa editrice preerita e che domostra con costanza la sua bravura nella ricerca e pubblicazione di giovani ( e meno giovani) autori.
Brillante e frizzante; la soluzione, o meglio, il colpevole, si intuisce ben prima della fine, ma nulla toglie alla gradevolezza del racconto. Comunque di livello superiore rispetto alla media dei romanzi del suo genere (...Lucarelli e Camilleri a parte... ma c'è stoffa per arrivarci...). In due parole "umane": onesto e simpatico. Alla prossima e, per il momento, grazie. Fabrizio Gnecchi, Bergamo.
1 Gennaio 2007
La memoria n. 716
184 pagine
EAN 9788838922190
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4