Siamo al 14° libro con protagonista il commissario Montalbano! L'incipit di ben 12 romanzi è simile, Salvo s'arrisbiglia malamente, dopo nuttate fituse, sudatizzo...tutto un ramazzare, un votari e rivotari. Camilleri, di Montalbano in Montalbano, scava sempre più in profondità nelle visceri dell'animo del nostro eroe e le notti e i sogni diventano i segni premonitori del tempo che inevitabilmente sopravanza. I 58 anni si dispiegano tutti davanti al commissario e incombono sudi lui come tanti macigni che lo travolgono, i soliloqui s'infittiscono e, in questa ultima opera letteraria, per non moriri affocato nel mare della vecchiaia si trova come in una timpesta tra Scilla e Cariddi: l'attrazione improvvisa per un'altra donna, è nuova linfa, adrenalina che gli fa scorrere il sangue veloce e limpido come un ruscello alpino, ma lo getta in una gran confusione 'n testa. Attraverso i 12 capitoli della saga di Montalbano, abbiamo, noi lettori, conosciuto progressivamente tutte le sfaccettature del suo carattere che in nuce nei primi romanzi, via via si sono acuite accentuando la solitudine propria del personaggio e la sua propensione a rinchiudersi sempre più in se stesso. L'abbbrivio è un sogno di stampo machbetiano, grottesco e allucinatorio, ma il meccanisco della indagini poliziesche ripete l'usuale clichè, il ritrovamento di un cadavere che metterà in moto tutta la vicenda, arricchita, questa volta, da un coup de foudre, dove fremiti, musica e palpiti 'mparpagliano il nostro commissario. Lo scrittore si diverte dietro le quinte ad esasperare, anche, in maniera caricaturale, tic, vezzi, caratteristiche comportamentali dei suoi personaggi alla stregua di macchiette o maschere teatrali. I cognomi sono uno dei suoi divertissements, come Catarella li stroppìa, il nosrto puparo ci gioca, fa allusioni, metafore:Lattes, Augello ( ingentilito aulicamente),Laura, di memoria petrarchesca, riecheggia l'amor gentile che ratto e rattamente rapisce il cor di Salvo, Belladonna è donna bella e onesta e...atropina per i suoi sensi. Qua e là affiorano citazioni letterarie, un verso di Saba, il titolo di un romanzo di Simenon e Petrarca. In questa ennesima storia montalbiana tutto è più esacerbato e al contempo estenuato, insita una sfinitezza di fondo che aleggia nella trama sia pure di ampio respiro internazionale,( bella la frase di Vittorini traslata per gli extracomunitari:"Erano i dolori del mondo offeso che emanavano quell' odore che feriva"). Se l'impasto linguistico è il tratto distintivo di Camilleri e uno dei motivi di affezione a lui e al suo personaggio, l'alone di uggia e scoramento che adugge l'uomo Montalbano è forse il segno di un latente o annunciato epilogo? L'età del dubbio è di Montalbano o di Camilleri?
1 Gennaio 2008
La memoria n. 764
288 pagine
EAN 9788838923333
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4