ammetto che sono un totale ignorante su ciò che avvenne in italia dal 68 in poi. Ho letto questo libro pochi mesi dopo aver letto "spingendo la notte più in là" di M. Calabresi (uno dei libri più commoventi che abbia mai preso in mano, e, anche se sono un giovane lettore, qualcosina ho letto) ero inizialmente molto prevenuto riguardo la figura di Sofri (uno dei tanti pregiudizi che popolano i miei pensieri), devo dire che "la notte che pinelli" è a mio avviso un libro bellissimo che narra con precisi riferimenti ciò che è avvenuto a milano in quegli anni. Alla fine resti con un pugno nello stomaco è vero, ma credo che sia uno di quelli che valga la pena prendere. Per certi aspetti, da studente innamorato di milano quale sono, credo di rimpiangere qualcosa di quegli anni anche se posso viverli solo attraverso il ricordo di qualcuno. PS1: Nota negativa: Le note alla fine del testo, in metropolitana alle 8.30 è difficile continuare a scorrere le pagine avanti e indietro. PS2:quante persone che parlano malissimo di Sofri attraverso vari blog! Ora ci pensero 2 volte prima di giudicare senza prima aver ascoltato (o almeno letto) PS3 se mai leggerà queste righe le mando un abbraccio Sofri...per quel che vale.
VEDERE IL PRECEDENTE LIBRO DI SOFRI. LO SI PARAGONI A QUESTO. UNA CONSIDERAZIONE: UNO COME LUI, CHE SI DICE INTELLETTUALE PURO E ONESTO, SI MUOVE SULL'ONDA DELLA CONVENIENZA POLITICO-MORALE. E' TARDI, TARDISSIMO PER METTERE IN DUBBIO CERTE POSIZIONI DELINQUENZIALI DI LOTTA CONTINUA. LUI C'ERA? SI', FOMENTAVA L'ODIO E L'ASSASSINIO DEL COMMISSARIO CALABRESI. NO, NO, TROPPO COMODO.
1 Gennaio 2009
La memoria n. 772
304 pagine
EAN 9788838923715
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4