Una vita come tante

Una vita come tante

Commenti dei lettori

  • 19/04/2024 - 13:04 Serena Savoldelli

    Una vita come tante

    "Una vita come tante" è un romanzo che racconta di vita e vite, vite tra le altre. Si ha il privilegio di vivere la storia come un personaggio, quindi vivere e invecchiare con e come «uno di loro»,. Si cammina lungo strade, si girano e rigirano luoghi e stanze, se ne osservano e toccano particolari, come se li si potesse avere lì, a portata di tatto e sguardo. Si vive ogni qualsivoglia forma di sensazione, sensazione di certo intensa, a tratti struggente, a tratti estatica, comunque non quotidiana, decisamente fuori dall’ordinario. Il romanzo racconta forme di dolore, forme di dolore che disarmano, che colpiscono petto e stomaco. E’, il dolore, magistralmente descritto o nella sua più cruda nudità o nella sua più intima essenza, presente cioè, sempre presente ma nascosto, nascosto da tanto altro, un altro fatto di vita e morte, amore e amicizia, successo e sconfitta, diffidenza e disperazione, ira vergogna e ingiustizia, estasi e dignità, passione e pentimento, pietà e risentimento. Comunque venga presentato, il dolore del personaggio diventa dolore del lettore. I capitoli si incastrano come fossero pezzi di un puzzle: ogni parola, ogni singola parola, ogni punto e ogni virgola, ogni virgoletta, ogni battuta e ogni risposta, tutto è stato scritto nel posto giusto, nel posto dove sarebbe dovuto esser stato scritto. "Una vita come tante" è un romanzo che con sua forma e concentrezza, per suo linguaggio e attinenza, dà voce valore e nobilità a parola e realtà!

  • 07/05/2021 - 23:22 Francesca Colombo

    Una vita come tante

    Non avevo mai letto un libro così, un libro così in molti sensi: così lungo, così travolgente, così carico di emozioni dalla prima all’ultima pagina... così dannatamente scritto bene. Tra queste pagine ho fatto un viaggio nella vita dei personaggi e li ho amati e odiati tutti ciclicamente. Ci vuole coraggio a scrivere un libro del genere, ce ne vuole altrettanto per leggerlo e ancora di più a riuscire ad arrivare fino alla fine. Ho fatto il filo a questo libro per mesi: girovagavo in Feltrinelli e finivo irrimediabilmente davanti a quello scaffale che sapevo contenesse questo testo. Lo rigiravo tra le mani, leggevo la prefazione e le prime pagine ma senza mai avere il coraggio di comprarlo. Sapevo che mi avrebbe smosso qualcosa (molto!) e non ero sicura di essere in grado di immergermi in questa storia. Alla fine ho deciso di “ingannare” il mio inconscio e farlo finire distrattamente nella lista del mio compleanno che ho casualmente inviato a mia mamma. Così la mattina dei miei 25 anni non ho più potuto scappare: Jude, Willem, Harold, Andy e molti altri hanno fatto capolino nella mia vita. Ve lo consiglio ? È sempre soggettiva la scelta di un libro... a me di sicuro queste 1091 pagine hanno cambiato la vita.

  • 07/01/2021 - 15:16 Giorgio Demuru

    Un romanzo come pochi

    Classico romanzo-mondo che fin dalle prime pagine rapisce il lettore e lo catapulta all’interno delle vicende narrate. In una New York fuori dal tempo, si dipanano le vicende di 4 ex compagni di liceo che si trasferiscono nella metropoli per frequentare il College e dare concretezza ai loro sogni. Willem, aspirante attore, JB trascinato dalla sua vena artistica, Malcolm, architetto un po’ irrisolto, e Jude, avvocato di successo. Proprio Jude diventerà il centro di gravità del racconto, soprattutto nella seconda parte: da un oscuro passato di violenze e abusi, che ha lasciato segni indelebili nel corpo e nello spirito, deriva la tendenza all’autolesionismo e il senso di inadeguatezza. Grande l’affetto che lo circonderà, da parte dei tre amici, in particolare Willem, ma anche da parte di altri personaggi come Harold, famoso giurista e uomo di grande rigore morale, che si affezionerà a lui tanto da adottarlo. Si piange, durante la lettura, ma sono lacrime dolci perché le più atroci crudeltà e le più abiette meschinità vengono surclassate dal potere salvifico dell’amicizia, dell’empatia e dell’affetto incondizionato. Alcuni hanno puntato il dito su certi eccessi melodrammatici, sulla ripetitività degli episodi di violenza subiti da Jude e su un certo manicheismo di fondo. Ma è la visione d’insieme che rende il tutto pienamente credibile, grazie allo sguardo dell’autrice, carico di pietas, sincero, affettuoso, etico. Tanto da rendere questo romanzo un manifesto del post-umanesimo del III° millennio. Contro le manifestazioni di cinismo compiaciuto e la diffusa coazione alla sgradevolezza si alza con forza il richiamo all’affetto, alla solidarietà, a una visione etica della vita, che non sono indicatori di ingenuo buonismo ma consapevolezza della propria forza interiore.

  • 05/01/2021 - 10:57 Giorgio Demuru

    Un romazo come pochi!

    Classico romanzo-mondo che fin dalle prime pagine rapisce il lettore e lo catapulta all’interno delle vicende narrate. In una New York fuori dal tempo, si dipanano le vicende di 4 ex compagni di liceo che si trasferiscono nella metropoli per frequentare il College e dare concretezza ai loro sogni. Willem, aspirante attore, JB trascinato dalla sua vena artistica, Malcolm, architetto un po’ irrisolto, e Jude, avvocato di successo. Proprio Jude diventerà il centro di gravità del racconto, soprattutto nella seconda parte: da un oscuro passato di violenze e abusi, che ha lasciato segni indelebili nel corpo e nello spirito, deriva la tendenza all’autolesionismo e il senso di inadeguatezza. Grande l’affetto che lo circonderà, da parte dei tre amici, in particolare Willem, ma anche da parte di altri personaggi come Harold, famoso giurista e uomo di grande rigore morale, che si affezionerà a lui tanto da adottarlo. Si piange, durante la lettura, ma sono lacrime dolci perché le più atroci crudeltà e le più abiette meschinità vengono surclassate dal potere salvifico dell’amicizia, dell’empatia e dell’affetto incondizionato. Alcuni hanno puntato il dito su certi eccessi melodrammatici, sulla ripetitività degli episodi di violenza subiti da Jude e su un certo manicheismo di fondo. Ma è la visione d’insieme che rende il tutto pienamente credibile, grazie allo sguardo dell’autrice, carico di pietas, sincero, affettuoso, etico. Tanto da rendere questo romanzo un manifesto del post-umanesimo del III° millennio. Contro le manifestazioni di cinismo compiaciuto e la diffusa coazione alla sgradevolezza si alza con forza il richiamo all’affetto, alla solidarietà, a una visione etica della vita, che non sono indicatori di ingenuo buonismo ma consapevolezza della propria forza interiore.

  • 04/07/2020 - 16:58 Anna Rita Bonucci

    Una vita cone tante

    Romanzo estremamente coinvolgente, una storia fortissima e durissima, fatta di tanti momenti talmente bui da far piangere, superati tuttavia da altrettanti momenti in cui emergono sentimenti profondissimi di amicizia vera, di amore puro, di accettazione totale, di senso di "genitorialita'" di rara autenticità e bellezza. Un romanzo che, davvero, non si vorrebbe mai finire di leggere.

  • 22/08/2019 - 13:16 Debora Di Maria

    Struggente

    “Una vita come tante” è quella che il protagonista avrebbe voluto avere e che invece non ha avuto. È una storia bellissima e struggente ma chi lo legge deve sapere che parla di pedofilia, violenza, autolesionismo, suicidio, amore e amicizia. Mi ha molto turbato leggerlo. È scritto in maniera magistrale ma è una storia estremamente triste. Non mi è mai capitato di piangere mentre leggo un libro. Per questo ho dovuto fare una eccezione. Verso la fine le lacrime sono inevitabili come inevitabile è l’evolunzione della storia. Trasmette forti emozioni ma racconta una tragedia. Ci si appassiona talmente tanto al protagonista che sembra una persona vera. E a mio avviso quando i personaggi escono dai libri e ti sembra di conoscerli veramente si è sempre di fronte a libri di “livello superiore”. Non mi piacciono le storie di magia ma per curiosità ho letto la saga di Harry Potter e mi sono dovuta ricredere. Ci possono essere racconti fantastici che parlano di magia. Non mi piacciono i libri tristi... ed anche se questo è bellissimo nell’ambito del suo genere, continuano a non piacermi. Mi ha emozionato ma mi ha anche turbato e angosciato. Dopo averlo letto non potrei immaginare di non conoscere questa storia però resta un genere che preferisco evitare. Inconsciamente sono stata in pensiero per il protagonista tutta l’estate. La vita vera già è piena di tragedie...quelle dei libri si possono evitare. Quindi pensateci bene prima di iniziare a leggerlo...

  • 24/07/2018 - 11:41 Davide Battistelli

    Il libro più bello dei miei ultimi 2 anni

    Un libro meraviglioso, non vedevo l’ora di tornare a casa per immergimici nella lettura , un libro che mi ha fatto piangere e mi ha colpito davvero nel profondo

  • 22/02/2017 - 20:23 Leonetti Fabrizio

    UNA VITA COME TANTE

    ERAVAMO 4 AMICI AL BAR... A New York... Il romanzo fiume (di lacrime!..), di Hanya Yanagihara: "UNA VITA COME TANTE" è un viaggio esistenziale lungo e doloroso, ma anche dolcemente pervaso da un confortante calore umano, da una rincuorante gentilezza, da un Amore sconfinato, da scorci abbaglianti di intimità domestica, da momenti incredibilmente romantici, da una nostalgia struggente per gli affetti perduti e anche per quelli presenti, quando non ci sono vicini... JB, l'artista scapestrato, un po' invidioso e molto egocentrico; Malcolm, l'architetto bonario e generoso; il caro Willem, l'attore bello e famoso, che incarna uno dei più commoventi e toccanti omaggi letterari alla gentilezza dei modi e ad un'infinita bontà d'animo... Willem, l'angelo custode, sorridente e radioso, che tutti vorremmo avere alle nostre spalle, ma indispensabile ed insostituibile soprattutto per il vulnerabile orfano Jude, l'avvocato di grido, minato pesantemente nel corpo e nello spirito e tormentato da pericolose pulsioni autodistruttive... Jude, "a cui è impossibile non voler bene", continuamente sbalestrato da un presente denso di affetti e solidarietà (oltre ai tre amici di sempre, i suoi splendidi genitori adottivi e il caparbio e paziente Andy, il medico che tutti vorremmo avere come amico...), ad un' infanzia spaventosa, costellata di violenza, abusi sessuali e prostituzione minorile... "UNA VITA COME TANTE" è stato per me un romanzo straordinario, un emozionante e commosso panegirico dell'Amicizia (e della paternità), ma anche una feroce e sconcertante disamina dell'animo umano, sempre pericolosamente in bilico fra allucinante abiezione, agghiacciante malvagità e disarmante dolcezza. Fabrizio Leonetti.

  • 20/02/2017 - 22:35 Luchi Nina

    Una vita come tante

    In una parola...straziante. Un romanzo d

  • 31/01/2017 - 19:29 Cendon Veronica

    Una vita come tante

    Bellissimo, intenso, poetico, magnetico, senza fiato, commovente. Vorrei poter essere a pagina 1 e ricominciare daccapo. Vorrei non finisse mai.

  • 05/01/2017 - 23:59 Moranti claudio

    Una vita come tante

    Io ho amato due libri: un uomo della Fallaci, la scelta di Sophie di Styron. Questo è il terzo: un capolavoro come ce ne sono pochi, pochissimi. Una Grande storia d'amore che mi ha fatto piangere, sorridere ed amare all'inverosimile il personaggio principale. Non lo dimenticherò mai. Peccato che ho 60 anni e forse non farò tempo a leggere un altro libro così bello

  • 05/01/2017 - 07:58 Orabona Cinzia

    Non è forse ogni piccola vita, una vita come tante?

    http://www.librinmusica.it/vita-tante-hanya-yanagihara/

10 Novembre 2016

Il contesto n. 74

1104 pagine

EAN 9788838935688

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

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