I primi baci possono essere imbarazzanti. Non solo non sapete dove mettere la lingua, ma neanche le mani, il naso e i piedi. Tutti gli adolescenti dovrebbero equipaggiarsi col primo volume della serie delle Confessioni di Georgia Nicolson che servono da compagni ideali per l’adolescente che entra nel gioco delle coppie (v. Appuntamento, avere un). Georgia, quattordicenne, di baci ne riceve parecchi dalla sorellina Libby, che di anni ne ha tre. È abbastanza sicura, tuttavia, che Libby «non è lesbica», e allora non conta. Jas, la sua migliore amica, ha già baciato un ragazzo e le ha detto che sembrava un dolcetto «ripieno di gelatina calda», e Georgia è sempre più ansiosa perché pensa di essere l’unica tra le sue amiche a non averlo ancora fatto. Poi Jas la informa che il diciassettenne Peter Dyer si rende disponibile a impartire lezioni di baci a chi primo arriva, tutti i pomeriggi a casa sua. Georgia pensa che preferirebbe infilare la testa in un sacchetto pieno di anguille, ma lui è carino «come uno dei Boyzone» e, a quanto pare, in mezz’ora riescono a imparare un sacco di cose. Georgia non è l’unica interessata alle dritte su come baciare: appena se ne va vede Mabs, un’altra sua amica, che aspetta il proprio turno sul pianerottolo... Le tribolazioni adolescenziali di Georgia, che coprono tutto, dai ragazzi ai reggiseni ai peli corporei, per l’adolescente moderno sono un antidoto obbligatorio alla mistificazione.