consiglio:
Browne Anthony, "Voci nel parco"
Raccontare attraverso immagini e parole la varietà di relazioni che si possono instaurare all’interno del nucleo famigliare non è facile, ma sembra che l’illustratore e autore inglese Anthony Browne, non abbia di questi problemi. In “Voci nel parco” c’è una mamma borghese un po’ severa, e un figlio timido; c’è un papà disoccupato e una figlia vivace e scanzonata; e ci sono due cani, Victoria e Albert, pieni di vita e di voglia di correre. La storia è semplicissima, un breve pomeriggio passato al parco, ma raccontato in modo diverso dai quattro protagonisti (il racconto dei due animali, ci perviene solo attraverso le immagini), che utilizzano i propri occhi e il proprio sentire per narrare della diffidenza materna, della titubanza del piccolo Charles sconfitta però dal suo desiderio di conoscenza, delle preoccupazioni del papà di Smudge e della curiosità della piccola che la spinge a esplorare e condividere.
Quattro voci il cui racconto è amplificato dai colori, dalle strane presenze, dai piccoli dettagli che l’illustratore mette in campo nelle strepitose immagini. Tutto asseconda le narrazioni dei protagonisti, anche il tempo: le stagioni si alternano e scorrono parallele alla storia. Ad un autunno austero seguono un inverno crucciato, una primavera inizialmente insicura che verrà travolta dall’esuberanza dell’estate. Un albo memorabile dell’autore premio Hans Christian Andersen nel 2000, conosciuto per le sue citazioni pittoriche (da Hopper a Magritte), per le sue storie bizzarre al limite del surrealismo, per le riletture di fiabe classiche (Cappuccetto in primis), per i suoi personaggi che spesso hanno le sembianze di primati… In effetti, avevamo forse inconsciamente dimenticato questo particolare! Ci pareva un dettaglio trascurabile, di fronte alla potenza della sua opera!