rimedio:
Romanzo Rosa di Stefania Bertola
Noi bibliotecarie di provincia, conosciamo bene la biblioterapia, l'abbiamo consigliata a tante persone: studenti di ingegneria che non ce la facevano più a chinarsi sui libri di calcolo, impiegate depresse private dello shopping dalla crisi economica, madri anziane che hanno visto morire i figli di malattie incurabili, bambini troppo a lungo lasciati soli nei pomeriggi invernali. Anche noi però, soffriamo a causa dell'obbligoopportunità di lavoro. Quel badge in entrata e in uscita, scandisce giorno dopo giorno, la nostra vita di ragazze, madri, compagne e casalinghe sempre inadeguate.
I turni e la loro flessibilità non ci permettono mai di avere una vita regolare, tutto ruota intorno al lavoro, non possiamo più nemmeno lamentarci di questo, perchè manca a tanti, a troppi. A volte il lavoro diciamocelo francamente, diventa anche un peso. Soffriamo il compito sociale dell'importanza del nostro ruolo e ci obblighiamo per mestiere ad essere accoglienti, ottimiste, propositive, sorridenti e incoraggianti. Chi affronta questo mestiere da tempo ha visto un calo progressivo nelle presenze, nonostante tutti gli sforzi e le strategie messe in atto per arginare il calo dei lettori.
L'ultima volta che mi è mancata la Motivizazione a fare la bibliotecaria, ho letto ininterrottamente Romanzo Rosa, in uno specchio me stessa con la protagonista di dieci anni più vecchia. Proprio carino. E via...avanti per affrontare con slancio una nuova settimana!