rimedio:
"La mite" di Fëdor Dostoevskij
Uno dei due brevi racconti contenuti in questo volume "La mite"rappresenta l'enigmaticità di una storia d'amore impossibile, nata fra due esseri umani lontanissimi nei loro estremismi, incapaci di comunicare le loro diversità, vittima e carnefice e per questo accomunati da un tragico destino. Nella coppia questa relazione fà sì che il partner carnefice attinge il sentimento del proprio valore dall'oppressione del partner vittima, unica modalità per non correre il rischio di diventare vittime e sottomettere l'altro.
“Allora compresi che era buona e mite. Le persone buone e miti non si oppongono a lungo e, anche se non subito, diventano poi molto comunicative, non sanno evitare una conversazione: rispondono prima a monosillabi, ma rispondono e rispondono sempre più facilmente, solo non bisogna scoraggiarsi se ci si tiene tanto alla conversazione”
“Sapete quanto può essere inebriante il pensiero, quando non esiste più il dubbio.”